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L'operazione dei carabinieri

Pestaggi e spedizioni punitive con le armi per debiti di droga: otto arresti a Latina

Le indagini dei carabinieri scaturite dall'omicidio di Fabrizio Moretto, avvenuto a Sabaudia a dicembre 2020

Otto persone arrestate, riconosciute responsabili dei reati di rapina, sequestro di persona, estorsione aggravata, lesioni personali aggravate dall'uso di armi, detenzione e porto illegale di armi, porto di armi e oggetti atti ad offendere e traffico di sostanze stupefacenti. I carabinieri del nucleo investigativo del reparto operativo di Latina, con il supporto del raggruppamento aeromobili carabinieri di Pratica di Mare, del nucleo cinofili di Santa Maria Galeria e delle autorità spagnole, hanno dato esecuzione questa mattina, venerdì 8 aprile, a un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del tribunale di Latina, nei confronti di otto indagati, cinque dei quali sono stati trasferiti in carcere e due ai domiciliari mentre un'altra persona, attraverso la collaborazione del servizio per la cooperazione internazionale di polizia, è stata individuata e raggiunta da un mandato di arresto europeo. 

L'operazione dei carabinieri a Latina: i nomi degli arrestati

Le indagini coordinate dalla procura di Latina si sono sviluppate tra dicembre 2020 e ottobre 2021 in seguito all'omicidio di Fabrizio Moretto, avvenuto proprio il 21 dicembre 2020 a Sabaudia. L'uomo era stato ucciso da alcuni colpi di arma da fuoco mentre era a bordo di uno scooter poco lontano dalla sua abitazione, a Bella Farnia. I responsabili del delitto sono ancora ignoti, ma indagando sulla vicenda, attraverso servizi di osservazione e intercettazione, i carabinieri hanno accertato due spedizioni punitive di particolare violenza compiute da gruppi criminali del luogo nei confronti di un acquirente di droga che aveva acquistato in "conto vendita" diversi quantitativi di droga ma non aveva corrisposto il prezzo dovuto.

Nel primo episodio la vittima era stata bloccata mentre si trovava a bordo della propria auto e costretta, con un coltello alla gola e una pistola puntata alla testa, a recarsi in una zona di campagna dove era stata pestata e obbligata a promettere agli aggressori che avrebbe consegnato loro un chilo di hashish ogni settimana per un importo complessivo di 9mila euro. In un'altra circostanza lo stesso acquirente di droga era stato colpito con calci e pugni mentre si trovava in un distributore di benzina. Gli aggressori gli avevano sottratto il telefono cellulare per impedirgli di chiedere aiuto e avevano distrutto la sua auto utilizzando un bastone sfollagente.

L'attività investigativa ha consentito quindi di accertare l'esistenza di un giro di spaccio di droga nel capoluogo pontino, all'interno del quale si collocano appunto i due pestaggi

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