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Cronaca

Processo 'Alba Pontina', in aula il racconto di un avvocato vittima di estorsione

Il professionista palesemente intimorito ha ricordato delle inacce di Agostino Riccardo che lo ha costretto a pagare

Parola ad una delle vittime del clan di Campo Boario nell’odierna udienza del processo ‘Alba Pontina’ che vede sul banco degli imputati Armando Lallà Di Silvio, la moglie Sabina De Rosa, Federico Arcieri, Angela, Genoveffa Sara e Giulia Di Silvio, Francesca De Rosa e Tiziano Cesari accusati di associazione per delinquere di stampo mafioso, traffico di droga, estorsioni ai danni di imprenditori, commercianti e professionisti oltre che dell’attacchinaggio di manifesti in alcune campagne elettorali.

In aula, davanti al primo collegio penale presieduto da Gianluca Soana, è stato chiamato a deporre un avvocato che oggi non lavora neppure più a Latina divenuto vittima nel 2016 di minacce e estorsioni da parte di Agostino Riccardo, ex componente del clan di Campo Boario e oggi collaboratore di giustizia.

Palesemente intimorito il professionista ha raccontato di avere seguito una pratica di un sinistro di un cittadino rumeno che gli aveva affidato proprio Riccardo salvo poi pretendere denaro in cambio. “Alla fine ho pagato a più riprese – ha raccontato in aula – facendo un bonifico sul conto della moglie anche con l’aiuto di mia sorella che lavora in banca. A volte mi ha anche accompagnato a prelevare i soldi”. L’avvocato ha però riconosciuto dalle foto segnaletiche che gli sono state mostrate soltanto Riccardo e Pugliese. 

Il processo è stato aggiornato al 23 marzo prossimo.

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