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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Processo Olimpia al via, l'investigatore in aula: "Il Comune era asservito a Maietta"

Prima udienza per 29 imputati tra cui l'ex sindaco Di Giorgi e l'ex parlamentare e presidente del Latina Calcio. Ma i reati sono quasi tutti prescritti

Prima udienza del processo ‘Olimpia’ ieri pomeriggio davanti al Tribunale di Latina con la maggior parte dei reati che sono ormai prescritti. Sul banco degli imputati ci sono 29 persone tra le quali l'ex parlamentare Pasquale Maietta, l’ex presidente del Latina Calcio Paola Cavicchi, l’ex sindaco Giovanni Di Giorgi, il dirigente al Comune di Latina Ventura Monti, Nicola Deodato, l’imprenditore Fabio Montico. E poi ancora l’ex assessore all’Urbanistica Giuseppe Di Rubbo, l’architetto Luca Baldini, l’ingegnere Luigi Paolelli, il costruttore Massimo Riccardo, il notaio Giuseppe Celeste, Roberto Pellegrini, Silvano Spagnoli oltre ad altri funzionari comunali e imprenditori del capoluogo pontino.

L'inchiesta si era sviluppata in tre diversi filoni: uno per i favori alla società Latina Calcio di Maietta, uno sull'urbanistica e i Piani particolareggiati approvati con aumenti di cubature senza il passaggio in Consiglio comunale e infine quello relativo a incarichi e appalti a ditte amiche. Ieri in aula è stato ascoltato il primo teste citato dall’accusa, rappresentata dal pubblico ministero titolare dell’indagine Giuseppe Miliano. A ricostruire gli accertamenti, iniziati nel settembre 2013 dopo la presentazione di una interrogazione parlamentare sulle anomalie nella gestione della piscina comunale, il maresciallo del Nucleo investigativo dei carabinieri Ludovico Iagnocco. E’ stato lui a spiegare come a fronte della gestione degli impianti fosse stata affidata alla società Nuoto 2000 era invece il Comune a pagare le utenze. E ancora di come l’amministrazione e l’allora sindaco Di Giorgi “fossero del tutto asserviti a Maietta al Latina calcio e alla Nuoto 2000. I dirigenti traducevano in atti amministrativi i suggerimenti di Maietta e Spagnoli. E anche gli affidamenti dei lavori erano fatti per favorire la società calcistica con determine che si rivolgevano direttamente agli imprenditori che a loro volta maturavano crediti”.

E il Comune sosteneva spesa che in realtà spettavano alla compagine nerazzurra.  Si torna in aula il 12 settembre quando l’investigatore sarà esaminato dagli avvocati difensori e il Tribunale deciderà sulla intervenuta prescrizione di gran parte dei reati.

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