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Cronaca

Processo 'Scarface', il Comune di Latina si costituisce parte civile

L'annuncio del sindaco Coletta alla vigilia della prima udienza contro 33 componenti del clan Di Silvio accusati di associazione mafiosa

Il Comune di Latina si costituirà parte civile nel processo dell’operazione Scarface in cui ad alcuni componenti del clan Di Silvio viene contestata l’associazione per delinquere con l’aggravante delle modalità mafiose. Ad annunciarlo il sindaco Damiano Coletta.

"Oggi – sottolinea il primo cittadino – abbiamo approvato la delibera di Giunta che nell’udienza di domani consentirà al Comune di costituirsi parte civile nell’ambito di questo procedimento. È un ulteriore segnale che ritenevamo di dover lanciare nel percorso intrapreso dall’Amministrazione da me guidata, tanto nella precedente consiliatura quanto in questa, per l’affermazione della legalità e per segnare anche un’altra decisa presa di distanza da parte di tutta la comunità di Latina nei confronti di qualsiasi forma di criminalità. Latina oggi è una città sana - conclude - che chiede rispetto e che vuole farsi conoscere per le proprie capacità e potenzialità e non di certo per i procedimenti giudiziari".

La prima udienza del processo  che si svolge con giudizio immeditato è in programma per domani, 17 maggio. Alle 33 persone componenti del clan Di Silvio colpite da misure cautelari viene contestata l'associazione per delinquere con l'aggravante delle modalità mafiose. Gli accertamenti coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia hanno consentito di accertare che tramite la forza di intimidazione, il gruppo esercitava una sorta di controllo sugli affari illeciti del capoluogo pontino: traffico e spaccio di stupefacenti, estorsioni, sequestro di persona, furto, detenzione e porto abusivo di armi.

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