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Cronaca

"Consulenti alla pari": a Latina il progetto per l'inclusione di persone con disabilità visive

Capofila è l'associazione Ciiva. Il percorso realizzato con l'Unione italiana Ciechi, l'Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione e il centro regionale Sant'Alessio

Si chiama "Consulenza alla pari" ed è un progetto nato per iniziativa dell'associazione Ciiva onlus (Ciechi, invalidi civili, ipotevedenti e vedenti assieme) e realizzato nell'ambito dell'avviso pubblico "Comunità solidali" promosso e finanziato dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e dalla Regione Lazio. Si tratta di un percorso sposato dall'ammistrazione comunale e portato avanti anche grazie alla collaborazione della sezione di latina dell'Unione italiana ciechi, dell'Istituto per la ricerca, la formazione e la riabilitazione e del Centro regionale del Sant'Alessio.

L'obiettivo è formare un gruppo di persone con disabilità che possa svolgere un lavoro di consulenza alla pari nei territori di Latina, Cisterna e Fondi. Un progetto sperimentale, già pronto però ad essere rinnovato. Lo hanno presentato oggi l'assessore al Welfare Patrizia Ciccarelli, Angelo Ciccone dell'Unione Italia Ciechi,Amedeo Piva del centro regionale Sant'Alessio e i responsabili del progetto Francesco Bertini e Danila Faiola. 

Lo scopo è quello di guidare la persona nell'acquisizione della consapevolezza di avere a disposizione risorse interne per superare i limiti, apparentemente insormontabili, della disabilità, soprattutto visiva. "Questo progetto - spiega l'assessore Ciccarelli - lascerà sul territorio la figura del consulente alla pari, già comune in molti Paesi d'Europa e negli Stati Uniti. Questa esperienza di dimostra che il welfare può essere visto in un'ottica diversa, come attrattore di risorse". 

Sulla carta, in questa fase progettuale che ha già visto concluso il primo step della formazione, saranno circa 50, nei tre comuni pontini, le persone che potranno essere destinatarie della consulenza alla pari e che dunque saranno guidate in un percorso di presa di coscienza della propria disabilità e di crescita personale. Ad oggi però, come spiega Carlo Carletti, presidente dell'associazione Ciiva, sono 1.200 in provincia le persone che hanno perso la vista censite dall'Inps e riconosciute invalide, alle quali si aggiungono però tutti quelli che, avendo un residuo visivo, non sono censite.

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