'I Pubblicani': 34 anni di carcere per rapina, estorsione e sequestro di persona

Si è concluso con sette condanne per un totale di quasi 34 anni di carcere il processo a sette delle otto persone finite in carcere nell’ambito dell’indagine ‘I Pubblicani’ condotta dal Comando provinciale dei carabinieri di Latina.

La sentenza del giudice per l’udienza preliminare Pierpaolo Bortone – davanti al quale si è svolto il processo con rito abbreviato - è arrivata questo pomeriggio a conclusione della camera di consiglio. Queste le condanne: 7 anni e 4 mesi a Roberto Ciarelli e Giuseppino Pes; 5 anni e 10 mesi a Adriano Sarrubbi; 4 anni e 8 mesi a Gianluca Pezzano e Amine Harrada; 3 anni e 8 mesi a Pietro Finocchiaro; 3 anni e 4 mesi a Cristina Giudici. Per quanto riguarda invece Alessandro Artusa ha scelto di essere giudica con rito ordinario ed è stato rinviato a giudizio davanti al collegio penale del Tribunale di Latina.

Gli imputati sono accusati a vario titolo di rapina, sequestro di persona, estorsione aggravata, lesioni personali aggravate dall'uso di armi, detenzione e porto illegale di armi. Alcuni dei legali del collegio difensivo, composto dagli avvocati Amleto Coronella, Oreste Palmieri, Leonardo Palombi, Maurizio Forte e Natalino Sabatini, hanno chiesto la concessione degli arresti domiciliari per i loro assistiti, che sono tutti detenuti. Il gup si è riservato di decidere all’esito del parere dei pubblici ministeri Andrea D’Angeli e Martina Taglione.

L’indagine si era sviluppata tra dicembre 2020 e ottobre 2021, subito dopo l’omicidio di Fabrizio Moretto, ucciso il 21 dicembre 2020 a Sabaudia e nell’ambito degli accertamenti su quel delitto i carabinieri avevano scoperto due spedizioni punitive messe in atto nei confronti di una persona che aveva acquistato droga e non era riuscita però a pagarla.