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Cronaca

Punti di primo intervento, sindaci e comitati scendono in campo: confronto o diffida

Una riunione con le amministrazioni interessate si è tenuta oggi in Provincia. Emerge la volontà comune di difendere i presidi sanitari

Riunione, in Provincia, tra il presidente Carlo Medici, i comitati di cittadini e i sindaci e delegati dei Comuni di Latina, Sabaudia, Minturno, Cori, Cisterna, Gaeta, Priverno, Sezze e Pontinia. All'ordine del giorno il problema della chiusura dei Punti di primo intervento sul territorio.

La volontà comune, di amministratori e comitati, è quella di mettere in campo ogni azione e iniziativa necessaria a far revocare il provvedimento della Regione, che eliminerebbe i punti di riferimento fondamentali per le popolazioni dei centri interessati. Tutti i partecipanti hanno dunque sottolineato la volontà costruttiva di dialogo ma hanno ribadito la ferma intenzione di difendere l’esistenza dei punti di primo intervento attraverso una serie di azioni da mettere in campo sia prima dell’incontro fissato per il 5 settembre prossimo con l’assessore regionale alla sanità Alessio D’Amato che, eventualmente, nella fase successiva.

A conclusione dell’incontro è quindi stato stabilito che nei prossimi giorni sarà presentata una lettera per chiedere la sospensiva del provvedimento regionale in autotutela salvo poi, in caso di esito negativo del confronto con la Regione, arrivare ad una vera e propria diffida legale con annesso ricorso contro il decreto della Regione. Per il 9 settembre è stata inoltre già convocata una conferenza dei sindaci ad hoc che affronterà nuovamente la questione alla luce dell’esito dell’incontro con l’assessore regionale alla sanità.

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