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Cronaca

Scambio elettorale mafioso: l'eurodeputato Matteo Adinolfi in procura il 20 luglio

Il politico pontino della Lega è indagato, mentre nell'operazione di polizia e carabinieri sono stati arrestati l'imprenditore Raffaele Del Prete ed Emanuele Forzan, suo collaboratore

Invito a comparire in procura il 20 luglio. Matteo Adinolfi, europarlamentare del gruppo "Identità e democrazia" in quota Lega, è indagato nella nuova inchiesta sullo scambio elettorale politico, di stampo mafioso, nelle elezioni amministrative del 2016 a Latina. Un'operazione nella quale sono stati arrestati l'imprenditore pontino Raffaele Del Prete ed Emanuele Forzan, quest'ultimo commissario della Lega a Sezze e collaboratore di Del Prete. 

Adinolfi invece è indagato in stato di libertà e ieri i carabinieri del Nucleo investigativo e del reparto territoriale di Aprilia, insieme al personale della squadra mobile di Latina, hanno notificato al politico l'avviso di garanzia e la data dell'interrogatorio davanti ai pubblici ministeri della procura distrettuale antimafia di Roma.

Le indagini hanno dimostrato che Matteo Adinolfi, già coordinatore provinciale della Lega e consigliere comunale di Latina, in occasioni delle elezioni del 5 giugno 2016 per il rinnovo del Consiglio comunale di Latina, con la mediazione di Raffaele Del Prete ed Emanuele Forzan, aveva accettato la promessa di un membro del clan Di Silvio, Agostino Riccardo, di procurare alla lista “Noi con Salvini" almeno 200 voti tra gli elettori residenti nei quartieri controllati dal clan.

Lo scambio elettorale politico mafioso doveva essere funzionale alle strategie economiche di Raffaele Del Prete, imprenditore del settore rifiuti, interessato ad ottenere appalti sul territorio.

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