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GIUDIZIARIA

Preso con un chilo di droga e materiale esplosivo, condanna a due anni e sospensione condizionale

Il processo con rito abbreviato al 20enne Manuel Nardone arrestato un anno fa per detenzione a fini di spaccio. Il pm aveva chiesto 5 anni e 4 mesi

Si è concluso con una condanna a due anni di carcere e la sospensione condizionale della pena il processo a carico di Manuel Nardone, il 20enne arrestato a dicembre dello scorso anni a Latina perché trovato in possesso di un chilo di hascisc e dieci candelotti di materiale esplosivo.  

Il giovane, assistito dall’avvocato Giancarlo Vitelli, è comparso questa mattina davanti al giudice per l’udienza preliminare del Tribunale Giorgia Castriota per essere giudicato con rito abbreviato. Nardone era stato fermato dagli agenti e, sottoposto a perquisizione, era stato trovato in possesso di 14 grammi di hashish, suddivisi in singole dosi. A quel punto l'accertamento si era  esteso anche alla sua abitazione dove erano stati scovati  altri sette panetti di hashish ancora avvolti da una pellicola di cellophane trasparente, per un peso complessivo di 700 grammi. Nella stessa stanza c’erano anche 100 grammi di marijuana in una busta pronta per la vendita oltre a 2mila euro in contanti, 10 candelotti artigianali con materiale esplosivo e materiale per il taglio e il confezionamento delle dosi, come bilancini di precisione, forbici e trituratore e in un'altra stanza altri 150 grammi di hashish.

Nell’udienza di questa mattina il pubblico ministero Andrea D’Angeli ha chiesto una condanna a cinque anni e quattro mesi di carcere ma il gup, a conclusione della camera di consiglio ha ridotto la condanna a due anni con la sospensione condizionale.

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