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Cronaca

Droga all'Icot, pusher e medico al giudice: "Estranei alle accuse"

Interrogatorio di garanzia per le due persone colpite da misura cautelare nell'ambito dell'inchiesta della Gardia di finanza

Interrogatorio di garanzia questa mattina per le due persone colpite da misura cautelare nell’ambito dell’indagine condotta dalla Guardia di finanza che ha portato alla luce un giro di droga che ha coinvolto alcune operatori sanitari dell’Icot e pusher che rifornivano medici e infermieri di sostanze stupefacenti. Davanti al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina Giorgia Castriota, che ha firmato il provvedimento, sono comparsi Angelo Rigliaco, considerato un pusher e un medico ortopedico nei cui confronti è stata disposta l’interdizione per un anno dall'attività professionale.

Entrambi gli indagati, che devono rispondere di detenzione illegale di sostanze stupefacenti quali cocaina, marijuana e hashish, hanno scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere ma hanno voluto rilasciare spontanee dichiarazioni. Rigliaco, assistito dall’avvocato Angelo Farau, ha negato ogni addebito e ha sottolineato di essersi tirato fuori dall’attività di spaccio e di avere messo la testa a posto rispetto a un paio di anni fa quando è partita l’indagine delle Fiamme gialle.

Anche il medico, difeso dall’avvocato Moreno Gullì, ha respinto le accuse dichiarandosi estraneo ai fatti che gli vengono contestati.

L'inchiesta, partita nel 2020, conta altri 16 indagati, alcuni dei quali operatori della stessa struttura sanitaria.

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