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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

I ladri prelevano 1.800 euro con un bancomat sostitutivo: Poste costretta a rimborsare

La decisione dell'Arbitro bancario finanziario sull'azione promossa da Confconsumatori

Si è vista addebitare tre prelievi del valore di 600 euro ciascuno, pur non avendoli mai effettuati. Una donna della provincia di Latina è stata vittima di una truffa bancaria. I malviventi erano infatti riusciti a ottenere la sua carta Postamat sostitutiva prima che le venisse recapitata. Ora la vittima, assistita da Confconsumatori, sarà rimborsata. Inizialmente Poste si era rifiutata di rimborsare le somme sottratte, ma l'Abf ha riconosciuto la responsabilità per non aver utilizzato il sistema di sms alert, che avrebbe potuto impedire almeno due dei tre prelievi fraudolenti effettuati.

La decisione dell’Arbitro bancario finanziario nasce dalla considerazione che “è l’intermediario a dover provare l’autenticazione, la corretta registrazione e contabilizzazione delle operazioni disconosciute; è sempre l’intermediario a dover provare tutti i fatti idonei ad integrare la colpa grave dell’utilizzatore, unica ipotesi in cui, oltre al dolo, lo stesso può patire le conseguenze dell’utilizzo fraudolento dello strumento di pagamento”. "In particolare, per l’Abf la nostra associata - spiega Confconsumatori Latina in una nota - ha diritto a ricevere il rimborso di 1.200 euro, pari al valore di due dei tre prelievi fraudolenti. I ladri hanno infatti compiuto le operazioni in giorni differenti: se l’intermediario avesse inviato tempestivamente un sms alert dopo il primo prelievo fraudolento, gran parte delle somme sarebbe stata salvata.

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