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Cronaca piazzale Prampolini

Stadio Francioni, lavori di ampliamento della gradinata: scoppia il caso

I lavori nel mirino della Procura che vuole fare chiarezza sull'ampliamento di un'area ora destinata a "verde pubblico". Scoppia la protesta dei tifosi che se la prendono con l'ex consigliere del Pd De Marchis "colpevole" di aver sollevato il caso

Scoppia il caso intorno ai lavori di ampliamento della gradinata dello stadio Francioni iniziati nei giorni scorsi. I lavori – per la realizzazione di 2mila nuovi posti -, infatti, sono finiti nel mirino della Procura che vuole fare chiarezza su presunte violazioni in materia di urbanistica e abuso di ufficio.

Il caso scoppiato nelle scorse ore, proprio a pochi giorni dall’inizio dei lavori: secondo la revisione del Piano Particolareggiato R3 dello scorso anno, lo stadio Francioni è diventato infatti “verde pubblico”, ed è su questo punto che la Procura vuole fare luce.

Ed è esplosa ora la rabbia dei tifosi, che temono per il campioato del prossimo anno e che per domani hanno indetto una manifestazione con un corteo che, partendo da piazzale Prampolini, arriverà fino a piazza del Popolo “contro il solito sopruso e il solito autolesionismo politico che ha da sempre frenato l'evoluzione di una meravigliosa città”.

Gli stessi tifosi che nella giornata di ieri se la sono presa aspramente e duramente con l’ex consigliere del Pd Giorgio De Marchis "colpevole" di aver sollevato la questione. De Marchis che ha risposto e spiegato la propria posizione in un lungo post pubblicato sul suo blog.

“Ripristino della legalità, della trasparenza e della legittimità del procedimento amministrativo - scrive De Marchis nel suo post che pubblichiamo integralmente -. E’ questo il mio unico obiettivo sull’ampliamento dello Stadio Francioni di Latina, per il resto vorrei uno Stadio nuovo, più grande ed il Latina in serie A.
I tifosi che continuano a insultarmi e minacciarmi non sanno distinguere, oppure fingono di non distinguere, la legittima denuncia politica di un reato, tra l’altro presunto, dalle responsabilità politiche gravi della precedente classe di amministratori maldestri ed incompetenti che con la loro condotta hanno danneggiato davvero il Latina Calcio.
Basta ricordare che un pezzo della tribuna ospiti è ancora sequestrato e inutilizzabile senza  bisogno di nessuna denuncia.
Ora, per non ripetere l’errore una seconda volta, errare è umano perseverare è diabolico, ho sollevato il tema della compatibilità urbanistica dell’area con il progetto di ampliamento dello Stadio, l’ho fatto in anticipo sull’inizio dei lavori. Ho scelto questo momento non a caso nemmeno perchè abbia una strategia contro qualcuno,  ho studiato le carte dopo aver letto sulla stampa il comunicato sull’incontro tra la Società Latina calcio e il Genio Civile, incontro avvenuto nel mese di giugno.
Ed allora è utile ancora una volta spiegare i motivi che hanno comportato tale decisione, quei motivi che molti si ostinano a non vedere, oppure fingono di non vedere.
Lo Stadio Francioni non era verde pubblico fino allo scorso anno, è diventato “verde pubblico” in seguito all’adozione da parte della Giunta Comunale (Di Giorgi, Cirilli, Cecere, Di Cocco, Di Rubbo, Calvi e Tripodi) con delibera n. 434 del 7 agosto 2014  della revisione del Piano Particolareggiato R3. 
Lo Stadio non diventa verde pubblico a caso, ma per una volontà precisa dei nostri amministratori. Lo Stadio deve diventare verde pubblico perchè i lotti presenti nel quartiere con destinazione verde sono stati trasformati in lotti edificabili, pertanto lo standard di verde si mantiene solo cambiando la destinazione del Francioni.
Quindi, la “trasformazione” dello Stadio in verde pubblico è funzionale alla realizzazione di palazzi e palazzine sui parchi e nei fazzoletti di verde del quartiere R3. 
Il Piano Particolareggiato è stato approvato dalla Giunta e non dal Consiglio Comunale perchè la procedura di approvazione adottata a Latina esclude il Consiglio ed i consiglieri dal procedimento di approvazione e discussione.
Errore, omissione, malafede, buonafede, non lo so, di sicuro una procedura sbagliata. 
Probabilmente la Magistratura ha aperto l’inchiesta indipendentemente dal mio post, è solo il caso di ricordare che sullo Stadio sono in corso almeno tre inchieste.
Il mio intervento andava e va nella direzione opposta rispetto alla lettura strumentale e politica che si sta cercando di far passare tra i tifosi. Ho chiesto al Comune di ristabilire la legalità, variando le Norme Tecniche del Piano e quindi la destinazione d’uso. 
Vorrei chiedere a quelli che contestano che cosa avrebbero detto tra due anni o più se, in seguito ad un incidente fosse emerso che la gradinata era abusiva, un abuso di “Stato” commesso da quelli che avrebbero dovuto vigilare contro gli abusi.
Mi auguro che chi sta organizzando manifestazioni e cortei contro di me rifletta dopo aver letto queste parole, perchè il corteo e gli striscioni, se proprio si vuole il bene della città, andrebbero organizzati contro chi ha cambiato la destinazione d’uso dello Stadio, con un voto in Giunta Comunale, con la consapevolezza che la nuova gradinata non sarebbe potuto essere realizzata. 
Sono pronto a sostenere un confronto pubblico e libero, ho argomenti per far valere la mia posizione per il rispetto della legalità, nello stesso tempo non aspetterò un minuto di più per  denunciare alle forze di polizia chiunque userà la violenza fisica e verbale nei miei confronti con lo scopo di intimidire e di tappare la bocca ad una voce libera.
Chi ama davvero Latina, difende la correttezza!!!


 

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