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Cronaca

Firmato il patto "Lazio sicuro”, l’accordo della Regione con le Prefetture

Prevede un finanziamento di 800mila euro per interventi a sostegno delle forze dell’ordine, nuovi mezzi e strumentazioni adeguate. Zingaretti: “Per la sicurezza, per garantire la sicurezza, le chiacchiere servono a poco"

Si chiama “Lazio Sicuro” il patto voluto dalla Regione Lazio e sottoscritto ieri prezzoli uffici della Prefettura di Roma. per la provincia pontina presenta il prefetto Pierluigi Faloni. 

“L’accordo - spiega la Regione - è stato pensato e realizzato per garantire il diritto alla sicurezza dei cittadini, una priorità che richiede l’azione congiunta di più livelli istituzionali per dare vita a modelli capaci di definire una strategia condivisa: azioni efficaci che vanno rafforzate sempre più ai fini della riqualificazione del tessuto urbano, del recupero del degrado ambientale e del disagio sociale, della prevenzione e del contrasto alla criminalità comune e organizzata”.

E’ uno strumento, commentano da Roma che rafforza la collaborazione già solida tra la Regione Lazio, le Prefetture e le forze dell’ordine”. 

I finanziamenti 

Secondo l’accordo è previsto un finanziamento di 800mila euro per potenziare e ammodernare gli strumenti di contrasto alla criminalità in favore dei poteri di coordinamento dei prefetti e delle attività delle forze di polizia. Si prevedono 500 mila euro per le province, 125 mila euro per ciascuna, a cui si aggiungono 300mila euro per Roma per interventi a sostegno delle forze dell’ordine, nuovi mezzi e strumentazioni adeguate.

La Regione Lazio e la sicurezza 

“Un intervento a largo raggio - spiega ancora la Regione - portato avanti senza sosta in questi anni con diverse azioni:

- Lotta alla violenza di genere. Tra le azioni, la prima è l’impegno per debellare il fenomeno della violenza sulle donne, con un pacchetto integrato di iniziative che vanno dall’educazione al supporto alle vittime di violenza.

- Sostegno agli enti locali. 1,6 mln di euro per il bando ‘Sicurezza in Comune’ un’azione importante per sostenere i Comuni del Lazio e i Municipi di Roma: con questo bando finanziamo l’acquisto e l’installazione di strumenti per la videosorveglianza e progetti rivolti alla riqualificazione di aree degradate. Il bando si è chiuso e si è insediata la commissione tecnica di valutazione dei progetti pervenuti da parte dei comuni.

- Riforma della pa e trasparenza. Fatturazione elettronica, collaborazione con l’Anac, e una serie di protocolli innovativi siglati con la Corte d’Appello, il Tribunale di Roma, la Procura di Roma e la Guardia di Finanza: per il contrasto ai reati ambientali e l’abusivismo o sulla gestione dei fondi europei.

- Il riutilizzo dei beni sequestrati alla criminalità, su cui abbiamo ottenuto dei risultati straordinari. L’ultimo dei quali, l’ex villa dei Casamonica alla Romanina, è stato consegnato all’associazione genitori soggetti autistici. Da poco abbiamo pubblicato la graduatoria del bando da 640mila euro per finanziare la ristrutturazione di 11 altri beni confiscati alla criminalità organizzata.

- Una grande battaglia culturale. Abbiamo una grande mobilitazione civile e culturale di cui la manifestazione ‘Lazio senza mafie’ è stata un momento fondamentale, insieme alle iniziative nelle scuole come  il concorso ‘Un brano contro le mafie’, che ha visto una grandissima partecipazione da parte dei ragazzi”.

Zingaretti: “Per la sicurezza le chiacchiere servono a poco”

“Ormai è una vera e propria consuetudine ed è possibile perché oggi la Regione è tornata sana dal punto di vista finanziario - ha detto il presidente, Nicola Zingaretti -; stiamo procedendo all'assunzione di 100 nuovi addetti del 112 per garantire la sua sostenibilità, e investiamo anche 800mila per la progettualità, che hanno visto protagoniste le Prefetture. Arrivano tra l'altro in un momento in cui ci sono anche 1,6 milioni di risorse per 'Sicurezza in Comune', per la videosorveglianza sui territori.  Per la sicurezza, per garantire la sicurezza, le chiacchiere servono a poco: per questo con le Prefetture di tutto il Lazio abbiamo studiato questo Patto Lazio Sicuro, e la Regione ha fatto la sua parte”

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