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Cronaca Centro / Piazza del Popolo

Leoni in gabbia in piazza del Popolo, lettera di protesta al Comune

Non sono mancate le critiche e le polemiche in città dopo l'iniziativa di ieri in piazza del Popolo organizzata dall'associazione culturale "Giulio Montico" per la quinta Giornata Mondiale del Circo

Non ha mancato di portare dietro di sè uno strascico di polemiche e qualche critica l’iniziativa di ieri in piazza del Popolo organizzata dall’associazione culturale “Giulio Montico” nell’ambito della quinta Giornata Mondiale del Circo.

Un appuntamento quello nel capoluogo pontino che si è sviluppato in due diversi momenti le lezioni a tema circense nelle scuole della città e il momento pratico con i cuccioli di leone di Redy Montico nel centro storico della città per una sessione pubblica di addestramento in dolcezza.

Ed è stata la presenza dei felini in gabbia in piazza del Popolo ad aver suscitato da un lato la curiosità di molti, soprattutto dei più piccoli, ma anche l’indignazione, la rabbia e la stizza di altri cittadini che hanno criticato non solo l’associazione circense, ma anche l’amministrazione comunale per aver dato il via libera all’evento in centro.

Cuccioli di leone in gabbia in piazza del Popolo

Riceviamo e pubblichiamo una lettera di protesta inviata proprio al Comune.
Spett.le Comune di Latina,
vi scrivo per dirvi il mio dissenso per aver dato il permesso al circo di esporre dei leoni in piazza, non sono burattini ma esseri viventi e senzienti.
Inoltre trovo assurdo che la vostra città si presti alla "Giornata Mondiale del Circo progettata per dedicare un giorno al riconoscimento del Circo come parte vitale della nostra cultura condivisa".
Ma quale cultura? Insegnare ai bambini che per gli animali è normale vivere in una gabbia? Che è normale che gli animali si esibiscano davanti a un pubblico pagante? E' naturale per un orso ballare o per delle foche giocare con un pallone? Oppure per un elefante mantenere il suo peso di diverse tonnellate sulle sole zampe posteriori? O per dei felini saltare attraverso un cerchio infuocato, considerato anche il terrore atavico degli animali per questo elemento?
Tutto questo sapete benissimo che non è la realtà... gli animali devono vivere nei propri habitat liberi e non  trasportati in viaggi estenuanti in gabbie anguste.
Alcuni circhi e sono in constante aumento, hanno scelto di non utilizzare più gli animali: gli australiani "Flyng Fruit", i canadesi "Cirque du soleil", i francesi "Les Colporteurs", gli americani "Minimus", "Nuage", "Hiccup" e molti altri, valorizzando al meglio la bravura dei giocolieri, trapezisti, clown, comici, mimi, contorsionisti.
Anche alcuni circhi italiani hanno fatto questa scelta, questa è la direzione da seguire, l'unica civile. Il circo con gli animali non è cultura ma solo prigionia e sofferenza, il 65% degli italiani è contro questo triste spettacolo, in molti Stati li hanno vietati ma come sempre, l'Italia è un secolo indietro per quanto riguarda la sensibilità e cultura...Rifletteteci!!
Distinti saluti
De Andreis
Roberta

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