Estate 2020, il bilancio dell’operazione Mare Sicuro della Guardia Costiera
I militari hanno elevato quasi 700 sanzioni. Tra gli interventi più impegnativi il recupero del motoscafo disperso tra Ponza e Terracina
Si è conclusa il 13 settembre la tradizionale operazione estiva della Guardia Costiera denominata “Mare Sicuro”, che anche quest’anno ha accompagnato utenti e fruitori delle spiagge e degli specchi acquei del Lazio lungo i 370 chilometri delle coste ricadenti nella giurisdizione della Direzione Marittima di Civitavecchia, che si estende da Montalto di Castro a Minturno, isole Pontine incluse.
Avviata il 15 giugno, pochi giorni dopo il termine del lockdown, l’operazione ha visto schierare le pattuglie terrestri e i mezzi navali dei Compartimenti Marittimi di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta e dei 17 Uffici Marittimi complessivamente dislocati sul territorio regionale in uno scenario inevitabilmente differente dalle precedenti stagioni estive. Alla sostanziale assenza di stranieri sul litorale, ha fatto da contraltare una considerevole presenza di turisti italiani.
Al termine dell’operazione, e sebbene sia stato privilegiato un approccio di natura preventiva piuttosto che repressiva, sono state comminate 697 sanzioni amministrative a fronte di 15.806 controlli, che hanno condotto anche alla redazione di 26 informative di reati alle competenti Autorità Giudiziarie.
Per quanto attiene alle attività di salvaguardia della vita umana in mare, 79 sono state le unità navali che hanno richiesto il soccorso dei mezzi navali della Guardia Costiera, e 203 le persone complessivamente tratte in salvo.
Tra gli interventi più impegnativi la prolungata attività di ricerca e soccorso, durata circa 24 ore, che ha consentito di individuare un motoscafo d’altura di tipo off-shore partito dall’isola di Ponza e diretto a Terracina, che si era ritrovato fuori rotta e alla deriva con i motori in avaria. Oltre alle 4 motovedette che si sono alternate nelle ricerche, un’ampia area del Mar Tirreno centrale ha visto il sorvolo di 2 aerei ATR della Guardia Costiera ed elicotteri di Guardia di Finanza e Aeronautica Militare, fino al ritrovamento dell’imbarcazione e della giovane coppia presente a bordo, ormai stremata dopo tante ore sull’unità.