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Cronaca Fondi

Mafia e camorra al Mof, annullato arresto di Gaetano Riina

La revoca dell'ordinanza decisa dal tribunale del riesame del capoluogo campano perché il gip di Napoli si sarebbe limitato a copiare o riassumere il provvedimento della Procura

Era stato arrestato lo scorso 14 novembre nell’ambito di un’operazione che aveva fatto finire in manette altre 8 persone.

Parliamo di Gaetano Riina, fratello del più noto Totò, che quasi due mesi fa era finito in carcere nell’ambito di un’inchiesta che aveva messo in luce gli stretti legami tra mafia e camorra per la spartizione del Mof di Fondi.

Legami secondo cui ad ognuna delle due parti sraebbe toccata una porzione del mercato ortofrutticolo fondano (da un lato i casalesi e i loro alleati partenopei avrebbero gestito il mercato dei trasporti, mentre dall’altro lato i siciliani si sarebbero garantiti il libero accesso nei mercati di Campania e Lazio dei loro prodotti) mettendo così tutti d’accordo.

E parte di questi accordi sarebbero ruotati proprio intorno alla figura di Gaetano Riina accusato di concorso esterno in associazione camorristica.

Ma nei giorni scorsi l’ordinanza di custodia cautelare nei confronti del fratello di Totò è stata revocata. Il motivo? Secondo il tribunale del riesame di Napoli che ha annullato l’arresto, il gip, come scriveva ieri il Giornale di Sicilia, avrebbe copiato o si sarebbe limitato a riassumere le tesi accusatorie della procura campana incappando anche in una serie di errori come ad esempio quello di non aver neanche sostituito nel suo provvedimento “questo pm” con questo “gip”.

Un vizio di forma che ha visto così cadere l’ordinanza anche se Riina, come altri 5 indagati, tra cui Nicola Schiavone, restano in carcere per arresti avvenuti in altre inchieste.

Solo 3 dei 9 fermi avvenuti lo scorso 14 novembre sono stati messi in libertà.

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