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Cronaca

Sicurezza: “Cooperazione istituzionale arma per sconfiggere le mafie”

A parlare è l'assessore alla Sicurezza della Regione Ciminiello al termine degli incontri con il prefetto e i sindacati per discutere delle strategie da mettere in campo per combattere la criminalità nella provincia pontina

Una cooperazione istituzionale: questa l’arma per l’assessore alla Sicurezza della Regione Lazio Concettina Ciminiello per sconfiggere le organizzazione mafiose, che hanno preso e stanno ancora prendendo piede anche nella provincia pontina.

Proprio nella giornata di ieri l’assessore Ciminiello, insieme al consigliere regionale del Pd, Enrico Forte, e al presidente dell’Osservatorio per la legalità Gianpiero Cioffredi, ha incontrato il prefetto di Latina Antonio D’Acunto, e poi successivamente i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Anselmo Briganti, Eva Blasik e Luigi Garullo per discutere delle strategie da mettere in campo per combattere la criminalità sul territorio della provincia di Latina.

“Per essere davvero incisivi nella lotta alle organizzazioni mafiose – ha commentato l’assessore Ciminiello – è necessario avviare una reale attività di cooperazione istituzionale. La Regione Lazio da parte sua ha già messo in campo tutta una serie di azioni per supportare le Forze dell’Ordine e di Polizia Locale e si è resa disponibile verso tutte le amministrazioni locali per coordinare le risorse messe a disposizione.

La provincia di Latina deve diventare il punto di partenza per intraprendere un nuovo percorso nella lotta alla organizzazioni criminali. Bisogna avere il coraggio – ha concluso l’assessore Ciminiello - di sperimentare nuove azioni che possano avere un impatto positivo nel contrasto criminalità organizzata.

CRIMINALITA’: LATINA CASO NAZIONALE

Nella provincia di Latina non si può più parlare di infiltrazioni mafiose – ha aggiunto il presidente dell’Osservatorio per la legalità Gianpiero Cioffredi - ma di vero e proprio radicamento. La presenza delle organizzazioni criminali appare ormai consolidata, come dimostrano le sentenze dei processi Damasco 2, Caronte e Anni 90. Questi fenomeni si combattono attraverso un’azione sinergica delle istituzioni e di tutti i soggetti coinvolti, tra i quali sindacati ed associazioni di categoria. Non si può sottovalutare neanche la piccola criminalità, per questo la prevenzione e l’educazione alla legalità assumono un ruolo fondamentale”.

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