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Cronaca

Emergenza maltempo, vertice in Prefettura. Danni in tutta la provincia

Si è riunito il Centro Coordinamento Soccorsi: rimossi sulle strade gli alberi caduti; 51mila utenze senza corrente. La situazione più grave a Terracina, a Sezze inagibile la Cattedrale

Prosegue la conta dei danni del maltempo in tutta la provincia pontina. Nella giornata di ieri in Prefettura si è riunito il Centro Coordinamento Soccorsi, già attivato dal prefetto Maria Rosa Trio sin dal primo pomeriggio di lunedì all'aggravarsi dei fenomeni meteorologici che hanno interessato l’intera provincia e per i quali, dallo scorso venerdì era operativo un presidio di monitoraggio e vigilanza del territorio provinciale.

Tromba d’aria a Terracina

A pagare il conto più alto di questa ondata di maltempo la zona di Terracina colpita lunedì pomeriggio da una terribile tromba d’aria che ha spazzato via decine di alberi causando anche la morte di un uomo, Nunzio Cervoni. Subito sul posto è stato attivato il Centro Operativo Misto, coordinato da un vice prefetto, con il compito di  assicurare un puntuale coordinamento di tutte le strutture statali e locali interessate dagli eventi in atto, nonché di garantire una tempestiva comunicazione con il Centro Coordinamento Soccorsi. “La situazione - fanno sapere dalla Prefettura - è stata attentamente monitorata nel corso della giornata, con la verifica da parte dei vigili del fuoco delle strutture maggiormente colpite. Nelle prossime ore saranno programmati interventi congiunti con il personale tecnico del Comune di Terracina, al fine di verificare le condizioni  di sicurezza degli altri immobili per i quali è stata segnalata l'esigenza di verificarne l’agibilità”.

La situazione negli altri comuni

Ma danni, anche se di minore entità, si sono registrati anche nei comuni limitrofi, tra cui Roccagorga, Maenza, Fondi, Campodimele, Sperlonga e Monte San Biagio, dove sono andati in frantumi gli infissi di vari immobili. A Sezze la Cattedrale e un fabbricato, a seguito delle verifiche effettuate dai vigili del fuoco, sono stati dichiarati inagibili.

La viabilità

Per quanto concerne la rete viaria provinciale, la viabilità sulla Pontina è stata ripristinata e sono in corso gli interventi di rimozione dai margini della strada degli alberi caduti e di potatura dei rami pericolanti, mentre nei prossimi giorni verranno effettuati gli interventi volti al ripristino del manto stradale danneggiato. Sono comunque allertate, anche in vista del prossimo ponte di Ognissanti, squadre di pronto intervento. L’Appia è stata riaperta già nella serata di lunedì e, nel corso della giornata di ieri, sono stati effettuati interventi volti a rimuovere eventuali rami pericolanti. Successivamente si procederà alla rimozione degli alberi che sono stati accatastati sul ciglio della strada. Sulla viabilità provinciale minore, le criticità verificatesi sono state gestite con relativa facilità mentre maggiori difficoltà si sono verificate lungo la Migliara 47, la Marittima e la Litoranea, dove squadre della Provincia hanno operato in collaborazione con la Regione.  

51mila utenti senza corrente

Altra criticità che ha interessato la provincia con il coinvolgimento di circa 51.000 utenze, è stata quella dell'interruzione dell'energia elettrica. Quasi tutte le utenze non alimentate, alla serata di ieri, erano state ripristinate ed altri interventi per garantire a tutti i clienti il servizio erano previsti anche nella serata di ieri. I Comuni più colpiti dall'interruzione sono stati Latina e Terracina dove si è  intervenuti anche con gruppi elettrogeni. In supporto delle squadre provinciali dell'Enel sono intervenuti 30 tecnici provenienti  dalla Calabria e dalla Sicilia.

Il Centro Coordinamento Soccorsi 

“Al termine della riunione pomeridiana del Centro Coordinamento Soccorsi - concludono dalla Prefettura -, il prefetto, considerata l'evoluzione positiva delle previsioni meteorologiche e preso atto che, allo stato, la situazione è in via di normalizzazione e che non risultano ulteriori criticità, ha disposto, su concorde parere dei componenti, di chiudere il Centro Operativo Misto di Terracina e l'attività del Centro Coordinamento Soccorsi, costituito in Prefettura”.

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