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Cronaca Strada Monfalcone

Borgo Montello, sotto la pioggia per dire no al decreto Clini

Decine di cittadini dei borghi hanno sfidato il maltempo per il loro sit-in davanti alla discarica. Confronto vivace con il presidente provinciale Cusani, il sindaco Di Giorgi e il vice Cirilli

Hanno sfidato la pioggia battente e si sono ritrovati, come annunciato, davanti a quella discarica che da anni condiziona la loro vita e quella di migliaia di famiglie. In una domenica mattina uggiosa decine di cittadini di Borgo Montello, Borgo Bainsizza e Borgo Santa Maria si sono dati appuntamento con cartelli, striscione e tanta rabbia per esprimere la loro contrarietà all’ipotesi e al rischio del trasferimento dei rifiuti romani nell’impianto gestito da Ecoambiente.

Presenti più di cinquanta cittadini, che hanno dialogato anche vivacemente con gli amministratori locali intervenuti. Stretti sotto un piccolo gazebo che li riparava dalla pioggia, gli aderenti al neonato comitato “Amici del Borgo” hanno ascoltato e posto domande al presidente della Provincia Armando Cusani, al sindaco di Latina Giovanni Di Giorgi e al vicesindaco Fabrizio Cirilli. Al sit-in hanno fatto visita anche il rappresentante della Confcommercio Italo Di Cocco e diversi assessori e consiglieri comunali.

CUSANI: “FAREMO TUTTO IL POSSIBILE”. “Abbiamo fatto un buon lavoro riuscendo a far dichiarare illegittimo dal Tar il piano regionale dei rifiuti - ha affermato Cusani - e oggi abbiamo la forza per dire che anche il decreto del ministro Clini non può operare. Noi proveremo a fare tutto quello che possiamo fare dal punto di vista giuridico per bloccarlo, ma sappiamo già che non sarà sufficiente”.

LE DICHIARAZIONI DI CUSANI

Manifestazione comitato Borgo Montello - Capuani/LatinaToday

Il presidente della Provincia ha promesso che sarà valutata la possibilità di emettere un’ordinanza che vieti il transito dei camion di rifiuti in arrivo da Roma sulle strade provinciali. “Proveremo a fare tutto quello che serve: anche ospitare un metro cubo di rifiuti renderebbe impossibile invertire la tendenza”.

Cusani ha sottolineato come in provincia di Latina gli stessi impianti di trattamento dei rifiuti non abbiano spazi a disposizione per accogliere l’immondizia proveniente da fuori. “Se i rifiuti di Roma non vogliono gestirli a Roma realizzando un’altra discarica - ha aggiunto il presidente della Provincia - dobbiamo fare in modo che siano costretti a portarli altrove. Li mettano su un treno e li mandino ad Amsterdam. Su questo punto non c’è mediazione possibile”. Per Cusani occorre proseguire sul versante della bonifica del sito di Borgo Montello.

CIRILLI: “I RIFIUTI ROMANI TRATTATI AD APRILIA FINIRANNO A LATINA”. Il rischio, secondo il vicesindaco di Latina e assessore all’ambiente Fabrizio Cirilli, è che i rifiuti romani trattati negli impianti pontini - così come prevede decreto approvato dal ministro Corrado Clini - vengano mischiati a quelli dei comuni della nostra provincia e poi finiscano nell’invaso di Borgo Montello. “Una volta che i rifiuti di Roma verranno mescolati con i nostri - afferma ironico Cirilli - che facciamo, andiamo a ridividerli?”.

LE PREOCCUPAZIONI DEI CITTADINI. Durante il sit-in i cittadini hanno discusso apertamente con gli amministratori locali, lamentandosi soprattutto per esser stati dimenticati per anni e aver dovuto subire pesanti danni ambientali, che hanno danneggiato attività economiche e aumentato l’incidentalità delle malattie tumorali connesse alla presenza della discarica.

LA VOCE DEL COMITATO

“Il comitato Amici del Borgo - spiega Paola Serangeli, geologa, portavoce del gruppo civico nato a Borgo Bainsizza e allargatosi a Montello e Santa Maria - è nato da alcuni cittadini che sono preoccupati per la salute pubblica e la tutela del nostro territorio, ormai gravato da tantissime servitù. La discarica ha già occupato un terreno di 44 ettari. E ora, con il decreto Clini, temiamo che la situazione peggiori. Il nostro - aggiunge Serangeli - è un territorio che ha già dato tanto. Ci siamo stancati di tutti questi problemi. Abbiamo deciso di dire basta, non possiamo pagare sempre noi”.

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