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Cronaca Terracina

Sfruttamento del lavoro: la comunità sikh premia la lotta al caporalato

Ieri, domenica 16 settembre, a Borgo Hermada una nuova manifestazione della comunità indiana del Lazio per denunciare le condizioni di lavoro e uscire dall'isolamento

Sono tornati in piazza ieri, domenica 16 settembre, per denunciare lo sfruttamento del lavoro e rompere l'isolamento. La comunità sikh del territorio pontino ha sfilato di nuovo, dopo il corteo di domenica 10 settembre organizzato dalla Cgil e Flai Cgil di Roma e Lazio, per la manifestazione Nagar Kirtan, promossa dalla Comunità indiana del Lazio e da In Migrazione.

I lavoratori indiani della provincia sono partiti ieri alle 12 dal tempio sikh di Borgo Hermada, a Terracina, fino a raggiungere piazza XXVI maggio per il dibattito al quale hanno preso parte, oltre agli organizzatori, sindaci, giornalisti e deputati che si sono contraddistinti per il loro impegno contro il caporalato e lo sfruttamento del lavoro. 

“La comunità Sikh - spiega Marco Omizzolo, responsabile scintifico di In Migrazione - esce ancora una volta dalla marginalità e dall’invisibilità riempiendo le strade e le piazze di colori, con una festa vissuta come ennesimo grido di speranza per uscire dalla condizione di sfruttamento e di isolamento che dura da troppi anni nel nostro territorio”. Un esercito silenzioso di lavoratori sfruttati nei campi, costretti a lavorare anche 12 ore al giorno sotto il sole, per una paga di pochi euro l'ora. Diverse, negli ultimi mesi, sono state le operazioni delle forze dell'ordine contro questo fenomeno, che hanno spesso portato ad arresti e denunce. “Le ultime incisive azioni condotte dalle forze dell’ordine e dalla magistratura – continua Omizzolo- nel contrastare il caporalato ai danni della comunità indiana confermano le nostre denunce di una condizione disumana". Ieri dunque la comunità indiana ha voluto ringraziare tutti quelli che stanno contribuendo a stroncare i fenomeni di illegalità e sfruttamento perpetrato da italiani e indiani, rafforzando con una festa la collaborazione fattiva con la parte migliore del territorio.

“In Migrazione continua la sua azione concreta di presenza sui territori, di monitoraggio e denuncia delle troppe zone d’ombra – spiega Simone Andreotti, presidente di In Migrazione – e intende rafforzare il proprio contributo sviluppando un progetto innovativo per portare servizi e conoscenza dei diritti e doveri nella comunità Sikh, rompendo così il suo isolamento”. In contemporanea con la festa In Migrazione lancia infatti il crowdfunding sulla piattaforma internazionale www.gofundme.com “Con i Sikh contro il caporalato”.

Durante la manifestazione la Comunità Sikh ha premiato Amnesty International, Flai Cgil, Cgil, Terra! Onlus e Libera. Ed è stato dato un riconoscimento anche al sindaco di Latina Coletta, al primo cittadino di Terracina Procaccini e a quello di Pontinia Carlo Medici. Oltre a loro sono stati premiati anche Elly Schlein (Europarlamentare), Marta Bonafoni (consigliere Regione Lazio), Alessandro Capriccioli (consigliere Regione Lazio); Toni Mira (caporedattore di Avvenire per le sue inchieste sullo sfruttamento e caporalato pontino); Bruno Giordano (magistrato di Cassazione); la Questura di Latina; il Comando provinciale dei Carabinieri di Latina e altre personalità e organizzazioni.

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