“Fermare la strage”: le croci della strada sotto la Prefettura
Delle Cave (Familiari vittime della strada) al terzo giorno di sciopero della fame: "Il sindaco non si interessa, ma serve la sorveglianza dei vigili urbani"
Una distesa di croci di legno sul piazzale d’ingresso della Prefettura di Latina. Su ciascuna di loro penzola, legata a un sottile spago, la foto di un giovane strappato alla vita da un incidente stradale. Un piccolo triste elenco di nomi di ragazzi morti negli ultimi anni a causa di drammi della strada, talvolta perdendo il controllo del proprio mezzo, altre volte investiti da altre vetture per l’imprudenza altrui. A questo hanno dato vita, questa mattina, i rappresentanti dell’associazione “Familiari delle vittime della strada”, che in seguito hanno incontrato il Prefetto di Latina Antonio D’Acunto.
L’iniziativa nasce a pochi giorni dalle tragedie stradali che hanno prodotto altri tre morti. Il presidente dell’associazione, Giovanni Delle Cave, è al terzo giorno del suo personale sciopero della fame. Chiede che l’automobilista che ha causato l’incidente stradale di via Sabotino, in cui ha perso la vita una coppia, finisca in carcere. E che sia intensificata la presenza della polizia locale sulle strade cittadine di Latina.
“Non è pensabile che in un paese di 120mila abitanti – sottolinea Delle Cave – stacchino dal servizio alle 20. Chiediamo con tutta la nostra forza la loro presenza anche serale su tutto il territorio urbano. Non si può delegare tutto ai carabinieri e alla polizia, che già fanno molto e hanno altri compiti da assolvere”. Per il presidente dell’associazione la presenza delle forze dell’ordine è un deterrente contro i comportamenti azzardati alla guida.
Delle Cave non lesina una stoccata all’amministrazione comunale e al primo cittadino Giovanni Di Giorgi: “Il sindaco non si è nemmeno degnato di una parola sul massacro che si è consumato negli ultimi giorni. Il Comune deve prendersi le sue responsabilità. Noi vogliamo vincere la nostra battaglia per la maggior presenza dei vigili urbani sulle strade”.