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Cronaca San Felice Circeo

Massacro del Circeo, smentita la collaborazione di Angelo Izzo nella serie tv

L'articolo di stampa comparso nei giorni scorsi aveva sollevato legittime polemiche. Il sindaco di San Felice scrive a Cattleya ringraziando della precisazione

Nei giorni scorsi un articolo di stampa aveva sollevato non poco stupore e non poche polemiche. Si diceva che Angelo Izzo, uno dei responsabili del tragico fatto di cronaca avvenuto nel 1975, sarebbe diventato consulente nella realizzazione della serie tv sul massacro del Circeo.

Puntuale, è arrivata però la smentita della società di produzione Cattleya che ha spiegato di "non aver mai avuto contatti diretti o indiretti con Angelo Izzo" ribadendo anzi con fermezza di "non aver mai nemmeno pensato di coinvolgerlo nel suo progetto di ricostruzione drammatica del terribile fatto di cronaca del massacro del Circeo". Ad affermarlo è appunt Cattleya, che aggiunge: "Quando riportato dal quotidiano è totalmente inesatto". Qualche mese fa era stato proprio il patron della società di produzione, Riccardo Tozzi, ad annunciare la realizzazione della serie tv che dovrebbe raccontare non solo il massacro avvenuto nella notte tra il 29 e il 30 settembre 1975 ma sopratutto il processo che ne seguì. 

Sul caso interviene anche il primo cittadino di San Felice Giuseppe Schiboni e lo fa con una lettera indirizzata a Riccardo Tozzi di Cattleya, ringraziando la casa di produzione per aver fermamente smentito il coinvolgimento di Angelo Izzo. "Sono convinto - scrive il primo cittadino - che nulla di positivo avrebbe potuto portare alla realizzazione della fiction stessa. Anzi, condivido pienamente, da quello che ho potuto leggere, il fine che si vorrà perseguire con la ricostruzione del processo soprattutto sui risvolti che ne sono seguiti sul costume italiano"

Schiboni ha poi voluto soffermarsi anche sull'articolo di stampa pubblicato dal quotidiano "Il Tempo" e sull'indignazione della popolazione di San Felice Circeo:
"Non posso tacere infatti che l'articolo di stampa – si legge nella missiva - ha destato forte preoccupazione nella cittadinanza ancora fortemente colpita dall'efferato delitto e delle conseguenze che ne sono seguite e che ancora oggi sono di forte attualità. Il nostro meraviglioso comune e la straordinaria gente che lo abita non ha nulla a che vedere con una storia tanto dolorosa e soprattutto nel tempo ha cercato di dimenticare e far rimarginare una ferita che ciclicamente sanguina. Non Le nascondo, infine – ha concluso il sindaco - che seguirò con attenzione la realizzazione della fiction proprio perché il mio intento resta e resterà sempre fondato sulla onorabilità del comune che rappresento e sulla necessità di difendere una popolazione che ha sempre condannato con fermezza l'atroce fatto di cronaca, che non ha solo mosso le nostre coscienze ma quelle dell'Italia intera".

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