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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Aprilia

Mensa scolastica, lotta del Comune di Aprilia ai morosi: inviate 60 ingiunzioni

Pugno duro del Comune: "L'amministrazione intende attuare una politica incisiva nei confronti dei morosi del servizio di refezione scolastica, il cui pagamento, per chi sceglie di avvalersene, è un atto dovuto"

“L’amministrazione intende attuare una politica incisiva nei confronti dei morosi del servizio di refezione scolastica, il cui pagamento, per chi sceglie di avvalersene, è un atto dovuto”.

Pugno duro contro i morosi da parte del Comune di Aprilia che ricorda che “il servizio di mensa scolastica è un servizio pubblico a domanda individuale” le cui finalità sono quelle di “consentire agli studenti la permanenza nei plessi scolastici frequentati, nel caso di attività scolastica a tempo pieno, nella maggior parte dei casi per conciliare anche i tempi di lavoro delle famiglie”.

“Quale servizio a domanda individuale prevede una percentuale di compartecipazione delle famiglie in base al modello Isee da fornire al momento dell’iscrizione al servizio. L’Isee permette l’individuazione del costo di compartecipazione giornaliero del pasto per il bambino che per le famiglie può andare da un minimo di 1.25 euro ad un massimo di 3.80 euro”.

Nei giorni scorsi l’ufficio tributi ha provveduto ad inviare 60 ingiunzioni di pagamento e costituzione in mora, rivolte ai genitori dei bambini morosi che attualmente non usufruiscono più del servizio di refezione scolastica. Contestualmente e nel corso di tutto l’anno scolastico 2015/2016, sono state recapitate ai genitori dei bambini che usufruiscono del servizio ma risultano morosi, diversi solleciti di pagamento, non ultimo tramite i dirigenti scolastici che hanno convocato uno ad uno i genitori stessi per consegnare loro lettere, in busta chiusa, sottoscritte dal Comune.

“Il vigente regolamento del servizio di refezione scolastica approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 35 del 9 luglio 2015 all’articolo 7 comma 3 - ricorda l’amministrazione - cita: ‘La situazione debitoria non risolta entro il mese precedente l’inizio dell’anno scolastico comporta l’esclusione dal servizio mensa per l’anno successivo, fatte salve particolari situazioni di disagio per le quali l’utente potrà chiedere l’intervento dei servizi sociali’. 

Pertanto si rammenta che l’iscrizione e la fruizione del servizio mensa è subordinata al riscontro della regolarità dei pagamenti da parte dell’utente. 

Con ciò l’amministrazione intende perseguire un obiettivo di giustizia ed equità, andando a colpire quelle sacche di evasione non giustificate da situazioni di difficoltà economica comprovata. L’amministrazione, infatti, ha già previsto l’esenzione della tariffa mensa per gli utenti con Isee zero, e quest’anno ha mantenuto invariate le tariffe della mensa”.

“L’amministrazione pertanto - conclude la nota - auspica che tale segnale di fermezza venga accolto anche per rispettare il comportamento della maggior parte delle famiglie che correttamente provvedono al pagamento del servizio mensa fruito dai loro figli”.

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