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Cronaca

Violenze, minacce e botte tra le mura di casa: l’incubo di una giovane di 28 anni

In seguito all'ennesimo episodio di violenza, nonostante l'ammonimento del Questore, il nuovo intervento della polizia: divieto di avvicinamento per il compagno 45enne della ragazza. Lei non ha voluto denunciarlo

Maltrattamenti, minacce e botte nei confronti della compagna: arriva dal capoluogo pontino l’ultimo episodio di violenza tra le mura di casa che vede coinvolta una giovane di soli 28 anni vittima dei comportamenti violenti del compagno di 45 anni - che in più occasioni si è reso responsabile di gravi reati quali estorsione, lesioni aggravate, violenza privata e danneggiamento nonché violazione agli obblighi di assistenza familiare - per il quale ora è scattato il divieto di avvicinamento.

Il provvedimento arriva al termine delle indagini avviate dalla polizia anticrimine della Questura di Latina in seguito ad una segnalazione del pronto soccorso del Goretti di Latina dove la giovane si era recata dopo l’ennesima aggressione subita dal convivente.

Anche se sfinita dalle percosse la vittima nell’occasione non ha comunque voluto denunciare l’uomo, confermando però il tenore violento e prevaricatorio che ha contrassegnato la loro relazione e raccontando di un susseguirsi di violenze, minacce e finanche botte subite.

Da qui il primo provvedimento di ammonimento nei confronti del 45enne che purtroppo non ha sortito alcun effetto: i comportamenti violenti si sono ripetuti. Ancora una volta la donna è stata invitata formalizzare denuncia ma la stessa ha preferito di nuovo desistere.

Le indagini si sono quindi indirizzate verso le persone comunque a conoscenza dei fatti, permettendo così agli inquirenti di acquisire elementi probatori tali da poter redigere specifica informativa di reato alla Procura della Repubblica, con richiesta di emissione di misure cautelari. L’Autorità Giudiziaria ha accolto le ipotesi formulate e ha emesso nei confronti dell’uomo la misura cautelare del divieto di avvicinamento all’abitazione ed ai luoghi frequentati dalla ex convivente, con l’obbligo di mantenere una distanza minima di 500 mt. dalla persona offesa.

“Nel caso in futuro l’uomo dovesse violare le prescrizioni - concludono dalla Questura -, per salvaguardare l'incolumità della donna, potrebbe incorrere nell’arresto con revoca del divieto di avvicinamento e conseguente inasprimento della misura cautelare”.
 

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