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Cronaca Minturno

Aumentano i costi dei posti auto alla stazione di Minturno: l'intervento di Confconsumatori e associazione pendolari

Le associazioni in difesa dei consumatori e dei pendolari di Scauri-Minturno: "Si adottano provvedimento che incidono sulla vita dei cittadini senza un confronto"

Aumentano i costi della sosta auto a Minturno, in particolare quelli relativi agli abbonamenti disponibili per i pendolari nel parcheggio della stazione di Minturno-Scauri. Sul caso interviengono ora Confconsumatori e anche l'Associazione Pendolari stazione di Minturno.

"Ancora una volta - si legge in una nota - si pongono in discussione e si adottano provvedimenti amministrativi che incidono sulla vita dei cittadini senza un confronto con i medesimi. E questo vale anche per le opposizioni, il cui silenzio in questa occasione appare quantomai assordante. Ignorando di fatto che i provvedimenti sulla viabilità, ovvero sulla mobilità, incidono sul diritto costituzionale relativo alla libertà di circolazione come sottolineato più volte dalla suprema corte. Ed è proprio per meglio attuare tale diritto che l'amministrazione dell'epoca, all'unanimità, mise in campo la realizzazione del parcheggio al “servizio” della stazione di Minturno-Scauri (con il massimo dei terreni espropriabili) facendola diventare un nodo di scambio ferro-gomma essenziale per tutto il sud-pontino. Una scelta non certo basata su principio di brutale “cassa” bensì di “progresso sociale”, essendo la mobilità divenuto uno dei punti di attuazione dei diritti necessari allo sviluppo della persona (art. 3 Cost.) oltre che alla libera circolazione. La scelta ha avuto tanto successo che, dopo la realizzazione del sottopasso con accesso dal parcheggio da parte di Rfi, è stato necessario ampliare il parcheggio. Ed è stato introdotto un pagamento per la sosta tale da non costituire impedimento o vincolo economico per i singoli mortificandone la “libertà” di circolazione".

"E’ evidente - spiegano ancora Confconsumatori e l'Associazione Pendolari - che il sindaco ignora queste considerazioni facendo riferimento solamente a motivazioni “economiche” e “amministrative” con paragoni con gestioni amministrative quali quelle di Formia e Gaeta che non sono a nostro avviso condivisibili, non essendo tali amministrazioni un modello di gestione della mobilità coerente con il dettato costituzionale. Il riferimento “alla nostra stazione” poi, rivela una visione a “corto raggio” che non tiene conto che la stazione di Minturno-Scauri si è “fatta largo”, soprattutto grazie ai pendolari, ed oggi rientra nel sistema ferroviario della “direttissima Roma-Napoli” al servizio del Sud-Pontino e perfino di qualche comune dell'alta Campania".

Il problema vero, secondo le associazioni consumatori, è quello di avere un piano urbano e “comprensoriale” della mobilità in cui la stazione di Minturno-Scauri affermi definitivamente il suo ruolo fondamentale di nodo di scambio ferro-gomma al servizio dello sviluppo socio-economico di tutto il comprensorio, un piano che "deve prevedere un ampliamento dei servizi e della sicurezza della stazione, la sistemazione delle vie che consentono il suo collegamento con il territorio, facilitando la circolazione di merci e persone e, non ultimo, un ampliamento del/dei parcheggio/i e non può essere ridotto al solo ruolo di cassa".

"Una decisione che il sindaco avrebbe dovuto sottolineare - è invece quella che i Comuni limitrofi possono chiedere per i loro cittadini condizioni di abbonamento “equiparato” a quello dei residenti del comune di Minturno mediante una semplice richiesta da parte dei rispettivi sindaci. Proprio per questo nei prossimi giorni provvederemo ad inviare espressa richiesta ai comuni limitrofi campani e laziali affinché si adoperino per far ottenere ai propri cittadini le medesime agevolazioni già in vigore per i comuni pontini. Prima di ogni valutazione sugli aumenti in sé, che nell'attuale momento storico sono assolutamente inappropriati, l'amministrazione doveva e deve rendere partecipe della cittadinanza quale è, se esiste, la propria visione sul futuro del nodo di scambio ferro-gomma e sulla mobilità territoriale".

D'altronde la storia della Stazione di Minturno-Scauri è ad oggi una delle tante conferme per le quali le nostre Amministrazioni Comunali sono rinomate per le “occasioni perdute” e ci auguriamo che il Sindaco Stefanelli non voglia rientrare tra queste. 

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