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Cronaca Terracina

Non fece curare il marito malato di cancro, è accusata di omicidio e maltrattamenti

La 61enne aveva anche nascosto al coniuge le sue condizioni accelerando la sua morte. In aula parlano i figli di lui

E’ accusata di omicidio con dolo eventuale e maltrattamenti per avere nascosto al marito la gravità delle sue condizioni di salute, averlo fatto curare con farmaci inefficaci e averne quindi provocato la morte. Davanti alla Corte di assise di Latina presieduta da Gian Luca Soana c’è Gabriela Blazewicz, 61enne di origini polacche sposata con Bruno Vaccarini, 60enne, deceduto nel marzo 2019.

Secondo l’accusa, rappresentata in aula dal Procuratore della Repubblica Giuseppe De Falco la donna, assistita dall’avvocato Francesco Pietricola, avrebbe intenzionalmente provocato la morte del coniuge. I coniugi vivevano a Terracina e l’uomo era affetto da un tumore ma lei non soltanto non lo avrebbe informato della gravità delle sue condizioni di salute, ma si sarebbe rivolta a un professore di Perugia il quale lo avrebbe curato con farmaci di erboristeria e sostanze non riconosciute come adeguate per la cura di un tumore. A scoprire quanto stava accadendo i tre figli del primo matrimonio della vittima che lo hanno portato all’Ifo del Regina Elena di Roma affinché la malattia fosse affrontata adeguatamente.

Ma ormai era troppo tardi e a marzo 2019 Vaccarini era deceduto non prima di avere denunciato la moglie per avere accelerato l’avanzare del tumore e non averlo fatto assistere adeguatamente. La donna avrebbe anche approfittato delle precarie condizioni del marito per effettuare a sua insaputa alcuni prelievi dal suo conto corrente per migliaia di euro. In aula sono stati ascoltati i figli della vittima che hanno confermato le accuse, poi il processo è stato rinviato al 13 giugno per proseguire con l’audizione dei testimoni.

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