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Cronaca

Addio a Claudio Coccoluto, anche Gaeta piange la morte del re dei dj italiani

Originario della città del Golfo si è spento nella sua casa di Cassino all’età di 59 anni. I primi passi della sua carriera mossi proprio tra Gaeta e Formia

E’ lutto anche a Gaeta per la morte di Claudio Coccoluto, dj di fama internazionale. Originario proprio della città del Golfo, all’età di 59 anni si è spento questa mattina nella sua casa di Cassino dopo aver lottato contro una malattia per un anno. Lascia la moglie Paola e i figli Gianmaria e Gaia.

Claudio Coccoluto, protagonista della scena musicale da oltre quarant’anni, ha iniziato a fare il dj alla sola età di 13 anni, quasi per hobby. Ha mosso i suoi primi passi proprio nel negozio del padre che vendeva elettrodomestici sul lungomare Caboto a Gaeta. E’ intorno alla fine degli anni ’70 che inizia a farsi conoscere al grande pubblico: l’esordio come speaker avviene con la radio locale Radio Andromeda, prima emittente privata a Gaeta. La fama arriva nel decennio successivo; le sue prime esperienze nei locali sono al Seven Up di Gianola a Formia e all'Histeria di Roma dove rifinisce il suo stile di musica elettronica definendolo variante "underground". Conosciuto in tutto il mondo, il locale dove si è esibito più spesso è stato il Goa a Roma che fondato con Giancarlo Battafarano. Durante la sua fortunata e prestigiosa carriera ha partecipato a numerosi eventi di livello europeo; è stato il primo dj europeo a suonare al Sound Factory Bar di New York.

La sua ultima pubblicazione risale al 2008 con l'album 'imusicselection5 - Vynil Heart'. Nel suo curriculum, anche la partecipazione attiva in politica: alle elezioni del 2006 si candida nel partito La Rosa nel Pugno. La sua biografia è ripercorsa nel libro 'Io, Dj', distribuito da Einaudi nel 2007. 

In questi mesi di emergenza sanitaria e, dunque, di stop a club e discoteche, aveva continuato a tenere un filo diretto col pubblico attraverso i social network. L'ultimo post su Facebook risale al 7 febbraio, quando scrive: "E coloro che furono visti danzare vennero giudicati pazzi da quelli che non potevano sentire la musica".

“Il nostro amatissimo papà questa notte ci ha lasciati”: è il breve messaggio pubblicato sui social dal figlio di Claudio Coccoluto, Gianmaria. I funerali, ha scritto ancora il figlio si svolgeranno mercoledì 3 marzo alle 15 nella Basilica Santa Maria in Montesanto (Chiesa degli Artisti) in piazza Del Popolo Roma.

Il sindaco Mitrano: “Gaeta ti è grata ed è onorata di averti avuto come figlio”

Il cordoglio di amici e colleghi

Tanti i messaggi lasciati in rete da colleghi ed amici. "Se ne va il maestro più grande e l’amico di sempre - ha detto Giancarlo Battafarano - Ha dato cultura alla musica nei club come dj e artista fuori dal coro. Sempre pronto a metterci la faccia con i media sia per gli aspetti gioiosi sia per i problemi del nostro settore. Con lui se ne va una parte di me”. "Aspettavo la mia prima figlia Margherita - scrive il conduttore radiofonico e televisivo Gabriele Corsi - Mi hai detto: 'Quando ti nasce un figlio cambiano i colori'. Non me lo dimenticherò mai. Poesia. Ciao Claudio". "Il maestro - fa eco la presentatrice Andrea Delogu - Un uomo che ha regalato la classe che mancava al mestiere del produttore e del dj. Un uomo che ha fatto la storia della musica elettronica". “In ogni mestiere ci sono quelli bravi, quelli molto bravi, e i fuoriclasse. Claudio era uno di questi. Felice di esserti stato amico, spero finalmente tu sia sereno” ha scritto Linus su Instagram. A ricordare Claudio Coccoluto anche dj Ringo che su Instagram una foto che li ritrae assieme ad altri amici abbracciati e sorridenti all'interno di un locale notturno: "Ti voglio ricordare cosi`.. Cocco amico mio, ci rivedremo in qualche club lassu`, intanto testami i suoni e impianto come sai fare solo tu. Eri un signore della musica. Rip" ha scritto.

A salutare Coccoluto è anche il ministro Dario Franceschini: "Con Claudio Coccoluto scompare un protagonista della scena creativa italiana e internazionale che con le sue note e la sua musica all'avanguardia ha fatto ballare intere generazioni di ragazzi e ragazze. Un artista che amava la contaminazione delle arti. Mancherà a tutti noi".

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