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Cronaca

Movimento 9 dicembre, Calvani in Procura. E intanto pensa al futuro

Ascoltato a Torino come testimone nell'ambito dell'indagine sui disordini della scorsa settimana. Riguardo al futuro dice: "La lotta continuna; a breve riunione dei gruppi a Pontinia per preparare le nuove iniziative"

Dopo il mancato arrivo di ieri in Procura a Torino, dove doveva essere ascoltato come persona informata sui fatti dai magistrati che stanno indagando sui tafferugli avvenuti la scorsa settimana durante le manifestazioni del Movimento 9 dicembre, questa mattina Danilo Calvani è giunto nella capoluogo piemontese.

Il leader pontino del movimento, infatti, convocato per la giornata di ieri aveva declinato dicendo di “non avere soldi per il viaggio”. La Procura ha così disposto il cosiddetto accompagnamento coattivo, che è stato eseguito da agenti della Digos di Latina: una soluzione che Calvani ha accolto con favore.

I pubblici ministeri vogliono indagare per reati gravi come la devastazione? Hanno ragione, fanno benissimo. E io sono qui proprio per dare una mano" ha dichiarato prima di essere interrogato come teste. "Anche noi - ha sottolineato - vogliamo sapere cosa è successo. Un conto è la protesta, un'altro è la violenza. Dopo i fatti di Torino, se vi ricordate, ero arrivato subito in città per parlare, confrontarmi, e capire. In piazza ho detto 'fuori i violenti' e per questo ho ricevuto qualche fischio".

AGGIORNAMENTO - È  durato oltre due ore l'interrogatorio che Danilo Calvani, ascoltato come testimone e, secondo quanto si apprende, la sua posizione non è cambiata. I pm Paolo Borgna, Andrea Padalino e Antonio Rinaudo hanno segretato il verbale e, uscendo da Palazzo di Giustizia, Calvani non ha rilasciato dichiarazioni ai giornalisti, limitandosi a una battuta: "abbiamo parlato dell'Inter...".

IL FUTURO – Per quanto riguarda il futuro della protesta, il leader pontino del movimento ha fatto sapere che tutto deve ancora essere deciso anche se una cosa è certa, “la nostra lotta continuerà”.

“Lunedì, o al massimo martedì, tutti i gruppi si riuniranno a Pontinia per fare il punto della situazione e preparare le nuove iniziative – ha annunciato - I presidi sono comunque ancora in corso in varie località italiane. Questo è davvero solo l'inizio. Sono convinto che ce la faremo".
Quanto ai rapporti con il mondo istituzionale e politico, Calvani ha detto che "si deve rivotare. Questo governo è delegittimato. E l'iniziativa del popolo porterà al rinnovo della classe dirigente". "Se abbiamo avuto degli infiltrati? Ne abbiamo avuti. Ci abbiamo già pensato e ci penseremo. Io ho già detto e continuo a dire che i violenti non li vogliamo. Ma vogliamo anche togliere gli infiltrati dal Parlamento".

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