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L'omicidio / Sonnino

Vittorio Iacovacci e Luca Attanasio uccisi in Congo: chiesta la pena di morte per i sei imputati

Questa la richiesta del procuratore militare Bamusamba Kabamba che ha ricostruito le fasi dell’agguato in cui nel febbraio 2021 sono stati uccisi il carabiniere di Sonnino e l’ambasciatore italiano insieme all’autista Mustapha Milambo

La pena di morte per i sei uomini processati a Kinshasa da un tribunale militare per gli omicidi dell'ambasciatore italiano nella Repubblica Democratica del Congo Luca Attanasio, del carabiniere Vittorio Iacovacci e dell'autista Mustapha Milambo, uccisi nella zona est del Paese nel febbraio del 2021; questa, come dà notizia l’AdnKronos, la richiesta del procuratore militare Bamusamba Kabamba a due anni dall’attentato in cui ha perso la vita anche il militare dell’Arma originario di Sonnino.  

Come riporta il sito d'informazione locale “Actualité”, la pena di morte è spesso richiesta e comminata nella Repubblica Democratica del Congo nei casi di "sicurezza nazionale", ma non viene applicata da 20 anni ed è sistematicamente commutata nell’ergastolo. 

"Le vittime sono state rapite, trascinate in profondità nella foresta prima di essere giustiziate", ha affermato il procuratore militare nella sua requisitoria davanti al tribunale militare della guarnigione di Kinshasa-Gombe, situato all'interno della prigione militare di Ndolo. Cinque dei sei imputati sono attualmente detenuti, mentre un sesto è latitante ed è processato in contumacia. Tutti e sei sono accusati di omicidio, associazione a delinquere, detenzione illegale di armi e munizioni da guerra. 

Attanasio, Iacovacci e il loro autista sono stati uccisi a colpi d'arma da fuoco dopo essere caduti in un'imboscata nei pressi del Parco nazionale di Virunga, nella provincia del Nord Kivu il 22 febbraio 2021. Durante le udienze, l'accusa ha presentato gli imputati come membri di una "banda criminale", che inizialmente non intendevano uccidere l'ambasciatore, ma rapirlo e chiedere un milione di dollari per il suo rilascio. Gli imputati presenti, arrestati nel gennaio 2022, hanno negato i fatti durante tutto il processo. Sabato 11 marzo sono previste le arringhe della difesa e poi sarà emessa la sentenza. 

Lo scorso 22 febbraio al termine di una cerimonia commossa nel giorno del secondo anniversario della morte di Vittorio Iacovacci, la salma del carabiniere, Medaglia d'oro al Valor Militare alla memoria, che dal giorno del funerale si trovava nel cimitero di Sonnino è stata traslata nel monumento funebre fatto realizzare dalla famiglia Iacovacci su una proprietà di famiglia, vicino all'abitazione dove il militare era cresciuto, in via delle Vigne a Sonnino. 

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