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Cronaca Terracina

Omicidio Marino a Terracina, arrestato il presunto complice del killer

L'arrestato è ritenuto responsabile di aver favorito gli esecutori materiali dell'omicidio di Marino. Il movente è da inquadrare nell'ormai consolidata faida tra gli "scissionisti"

Era stato freddato con numerosi colpi di pistola lo scorso 23 agosto sul lungomare di Terracina, davanti al lido la Sirenella, dove stava trascorrendo le vacanze con la famiglia.

Gaetano Marino, detto “Moncherino” - ritenuto affiliato all'omonimo clan camorristico coinvolto in uno scontro senza confine all'interno dell'ala dei cosiddetti “scissionisti di Secondigliano” per la gestione delle piazze della droga nel quartiere Scampia denominato Case Celesti -, era stato ucciso in pieno giorno davanti agli occhi increduli di quanti in una caldo pomeriggio d’estate affollavano il litorale della cittadina pontina.

Ora, si è arrivata ad una svolta nelle indagini con l’arresto da parte della squadra mobile di Roma - guidata da Renato Cortese -, insieme a quella di Latina, di un presunto complice degli assassini. All'alba gli agenti hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip presso il tribunale di Roma, su richiesta del Procuratore Capo Giuseppe Pignatone e dei sostituti procuratori Maria Cristina Palaia e Barbara Sargenti, nei confronti Raffaele Iavazzi, 31enne napoletano, ritenuto responsabile di aver favorito gli esecutori materiali dell'omicidio.

OMICIDIO BOSS GAETANO MARINO - IL VIDEO

Il movente è quindi da inquadrare nell’ormai consolidata faida tra gli “scissionisti”, ovvero nel conflitto tra il gruppo degli Abbinante-Notturno-Aprea-Abete della 167 (Secondigliano) ed i Magnetti-Petriccione della Vanella Grassi, sempre di Secondigliano. Secondo quanto si apprende, l'arrestato sarebbe un testimone oculare dell'omicidio che, interrogato dagli investigatori, avrebbe loro mentito negando di conoscere i killer. A incastrarlo, intercettazioni telefoniche e ambientali.

Come spiegano dalla Questura di Roma, "Gaetano Marino, la scorsa estate, stava trascorrendo con la famiglia una settimana di vacanza a Terracina e, malgrado non uscisse mai dall’albergo dove alloggiava, è stato individuato dai sicari e freddato nell’unico giorno in cui si è recato con la famiglia in spiaggia. Dalle indagini condotte dagli uomini della Polizia di Stato è risultata subito centrale la figura dello Iavazzi, il quale conosceva la vittima da tempo, in quanto in numerose occasioni aveva realizzato spettacoli pirotecnici per lui e per altri suoi affiliati. Quest’estate - continua la Questura - anche Iavazzi stava trascorrendo le sue vacanze nella cittadina balneare ed è stato l’ultimo a vedere il Marino in vita, in quanto lo aveva raggiunto in spiaggia attirandolo all’esterno dello stabilimento dove dopo pochi istanti è stato brutalmente trucidato".

L’operazione di stamattina rappresenta così un punto di svolta nella caccia agli assassini. "L'arresto di oggi è la prima risposta che diamo per questo brutto omicidio sul territorio di Terracina. Non abbiamo individuato i killer, ma sappiamo che c'è un testimone, un amico della vittima, che ha visto i killer, e poi ha avuto un comportamento reticente di favoreggiamento, ostacolando così le indagini” ha dichiarato all'Adnkronos il capo della Squadra Mobile di Roma, Renato Cortese.

"Siamo contenti di poter dare un primo risultato a questa attività di indagine che stiamo portando avanti con la Squadra Mobile di Latina e con la direzione distrettuale antimafia", ha poi aggiunto.

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