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Cronaca

Omicidio di Gloria Pompili, parla il padre della zia della vittima

L'uomo ha raccontato che la figlia veniva segregata e picchiata dal suo convivente, imputato con lei per la morte della ragazza

Nuova udienza questa mattina davanti alla Corte di Assise di Latina del processo per l’omicidio di Gloria Pompili, la giovane uccisa di botte pestata a morte dai familiari che la costringevano da tempo a prostituirsi. Un pestaggio l’ultimo, quello del 23 agosto dello scorso anno, avvenuto addirittura davanti ai suoi bambini uno dei quali ha fornito le informazioni necessarie a ricostruire le modalità della sua morte e a individuare i responsabili.

Sul banco degli imputati ci sono la zia della vittima, Loide Del Prete, accusata di omicidio insieme al marito Saad Mohamed Elesh Salem e il fratello di quest’ultimo che aveva sposato Gloria per ottenere il permesso di soggiorno.

Oggi in aula la Corte, presieduta da Gian Luca Soana, ha ascoltato il padre di Loide Del Prete il quale ha raccontato di come sua figlia vivesse in una clima di paura rispetto al marito che la teneva quasi sotto sequestro e la picchiava tanto che era stata proprio lei in almeno due occasioni a telefonare al genitore per chiedergli di andarla a prendere a Guidonia. L’uomo ha inoltre confermato che la vittima portava con sé in macchina i suoi bambini quando andava a lavorare.

Il processo si avvia ora verso le fasi conclusive: si torna in aula il 13 settembre per ascoltare gli ultimi testi e passare poi la parola al pubblico ministero per la requisitoria finale, poi l’altra udienza è stata fissata per l’11 ottobre quando parleranno i difensori prima che la Corte si ritiri in camera di consiglio per la sentenza.

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