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Cronaca Aprilia

Omicidio Grossi, tentò di rubare in casa della vittima, arrestato dai carabinieri

In manette un cittadino rumeno di 47 anni, identificato grazie agli accertamenti biologici. Nell'appartamento era stata aggredita e malmenata una donna di 87 anni

E’ stato arrestato nella tarda serata di sabato, ad Aprilia, un cittadino rumeno che aveva tentato di introdursi all’interno dell’appartamento di una vittima la notte stessa dell’omicidio. In manette, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa del Gip del tribunale di Latina Giuseppe Cario, Victor Popa, 47 anni, ritenuto responsabile di tentato furto pluriaggravato.

La vittima dell’omicidio era Rosa Grossi, aggredita e malmenata in casa la notte del 10 giugno scorso. Un arresto, quello di ieri, che scaturisce proprio dall’attività investigativa su quel delitto.

La mattina del 10 giugno, il figlio aveva ritrovato l’anziana madre agonizzante nel proprio letto,  aveva immediatamente allertato i soccorsi ma la donna, trasferita all’ospedale Santa Maria Goretti, era deceduta dopo qualche ora a causa delle gravi lesioni riportate.

Dopo serrate indagini condotte dai carabinieri del nucleo investigativo e della stazione di Campoverde, coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica Marco Giancristofaro, alcune settimane dopo il delitto era stato arrestato proprio il figlio della vittima, Giovanni Zanoli, che aveva confessato ai militari di aver aggredito e picchiato la madre la sera del 9 giugno, nel corso di una lite per futili motivi.  Confessione che era stata poi ritrattata durante l’interrogatorio.

LE INDAGINI In questi mesi le indagini sono andate avanti per far luce sull’esatta dinamica dell’omicidio. Nel corso del sopralluogo, eseguito dal Ris di Roma, era emerso infatti un particolare che aveva attirato l’attenzione dei militari: la tapparella della cucina dell’appartamento della vittima era infatti stata sollevata e poi bloccata con delle piccole assi di legno, segno che qualcuno aveva cercato di entrare in casa.  

Gli esami tecnici biologici hanno consentito di estrapolare un profilo genetico rispondente a quello di Victor Popa che, verosimilmente, la sera del 10 giugno, aveva forzato la finestra dell’appartamento con l’intento di rubare.

I carabinieri del comando provinciale di Latina hanno effettuato varie perquisizioni in due abitazioni del 47enne, una a Campo di Carne, l’altra a Paliano, in provincia di Frosinone, e hanno in effetti rinvenuto alcuni televisori, diversi oggetti in oro e un computer, materiale che è stato sequestrato per verificarne l’eventuale provenienza.

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