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Cronaca

Ladro ucciso a via Palermo, avvocato a giudizio per omicidio e tentato omicidio

Francesco Palumbo sparò contro Bardi mentre era di spalle e ferì il complice che alzava le braccia. Processo davanti alla Corte di Assise il 30 gennaio

Omicidio e tentato omicidio. Sono queste le accuse delle quali sarà chiamato a rispondere l’avvocato Francesco Palumbo nel processo che inizierà il 30 gennaio prossimo davanti alla Corte di Assise di Latina.

I fatti sono quelli relativi all’uccisione di Domenico Bardi e al ferimento di Salvatore Quindici, i due ladri contro i quali il professionista pontino sparò il 15 ottobre 2017 in  via Palermo mentre fuggivano dall’appartamento del padre dove avevano messo a segno un furto. A decidere il rinvio a giudizio di Palumbo è stato il gup Giuseppe Cario davanti al quale si è tenuta questa mattina l’udienza preliminare.

A richiedere il rinvio a giudizio dell’avvocato, assistito dagli avvocati Leone Zeppieri e Luca Melegari, è stato il pubblico ministero Simona Gentile che in aula ha ricostruito i passaggi della vicenda. Palumbo si era recato sul posto in seguito all’allarme scattato sul telefonino e aveva trovato i ladri che uscivano dall’appartamento scendendo da una scala poggiata sul muro. L’avvocato aveva sparato con la sua pistola a Bardi, che gli dava le spalle, cinque colpi colpendolo al braccio, ai polmoni, al cuore e all’aorta: l’uomo era morto poco dopo mentre Salvatore Quindici, il secondo ladro, era stato colpito soltanto di striscio ad un braccio mentre, scrive l’accusa, “alzava le braccia in segno di resa”.  Quindici del resto è stato arrestato pochi mesi dopo insieme agli altri componenti della banda nell’operazione denominata San Valentino.

Nell’udienza di questa mattina sono state anche ammesse come parti civili i genitori e i fratello di Bardi e lo stesso Quindici.

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