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Cronaca Terracina

Omicidio Marino, due ergastoli e due condanne a 22 anni per l’esecuzione a Terracina

La sentenza della Corte di assise di Latina per l’uccisione del boss degli scissionisti di Secondigliano

Due ergastoli con isolamento diurno e due condanne a 22 anni di carcere. Questa la sentenza per l’omicidio del boss Gaetano Marino letta alle 18.30 di oggi, 19 febbraio, dal presidente della Corte di assise di Latina Gianluca Soana a conclusione di una camera di consiglio durata cinque ore.

Arcangelo Abbinante, ritenuto l’esecutore materiale del delitto e Giuseppe Montanera, presunto componente del commando, sono stati condannati al carcere a vita con isolamento diurno così come aveva chiesto il pubblico ministero della Direzione distrettuale antimafia di Roma, Maria Teresa Gerace, mentre per Carmine Rovai e Salvatore Ciotola, accusati di avere supportato logisticamente i sicari, è arrivata una condanna a 22 anni di reclusione ciascuno con il riconoscimento dell’attenuante della minima partecipazione a fronte di una richiesta del pm di 25 anni.

Gaetano Marino, esponente di spicco del gruppo camorristico degli scissionisti di Secondigliano, era stato ucciso con sei colpi di pistola il 23 agosto 2012 sul lungomare di Terracina dove stava trascorrendo le vacanze con la famiglia da due sicari in moto. Soltanto nel 2017 si era giunti all’arresto di Arcangelo Abbinante, 30 anni, considerato l'esecutore materiale, Giuseppe Montanera, di 44 anni, componente del commando, Carmine Rovai, di 53 anni, e Salvatore Ciotola, di 58 anni, che avevano fornito supporti logistico ai killer. Le motivazioni della sentenza saranno depositate entro 90 giorni. Il collegio difensivo, composto dagli avvocati Giuseppe Lauretti, Fabio Greco, Claudio Davino e Vincenzo De Rosa, probabilmente impugnerà la sentenza.

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