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Cronaca Santi Cosma e Damiano

Delitto Pandolfo, autopsia sulla vittima. In carcere l'assassino

Ore concitate dopo l'omicidio di sabato sera a SS Cosma e Damiano. Disposto l'esame sul corpo della vittima che dovrebbe fare luce sul delitto. Mercoledì ascoltato di nuovo l'assassino

È prevista per le prossime ore l’autopsia sul corpo di Fiore Pandolfo, 31enne residente a Santi Cosma e Damiano che nella sera di sabato 18 febbraio è stato freddato con 12 colpi di pistola. Conferito oggi ai medici legali l'incarico per quello che dovrebbe chiarire ulteriormente la dinamica dell'efferato delitto, e nei confronti del quale c'è molta attesa, l'esame dovrebbe essere svolto tra oggi pomeriggio e domani.

E, proprio per fare luce su alcuni punti che risultano ancora oscuri, su quanto accaduto intorno alle 23 di due giorni fa in via Vellota, mercoledì dovrebbe essere nuovamente ascoltato in carcere Mirko Pascale, il giovane di 23enni di Casal di Principe che poco dopo l’atroce omicidio si era costituito alle forze dell’ordine.

Nonostante le sue dichiarazioni in merito a quanto successo nella zona poco popolare di Santi Cosma e Damiano, sono ancora molti i nodi da sciogliere. Una prima ricostruzione aveva fatto risalire il movente dell’assassinio a una questione sentimentale, anche se indiretta, irrisolta fra vittima e omicida, i quali si sarebbero incontrati per chiarire.

Un incontro che poi è finito nel sangue con Fiore Pandolfo crivellato da 12 colpi di pistola all’addome. Dopo essersi consegnato ai carabinieri di Formia, commilitoni del padre, un brigadiere in congedo, a cui ha consegnato anche l’arma del delitto, legalmente detenuta, Mirko Pascale ha riferito di aver agito per paura.

Secondo il suo racconto, il 23enne da settimane subiva minacce dalla vittima che voleva vietargli di vedere la ragazza che stava frequentando, la stessa che interessava anche a suo fratello.

L’omicida ha così raccontato di aver sparato dopo aver visto Pandolfo avvicinarsi a lui con fare minaccioso. Due interi caricatori sono stati scaricati contro la vittima che è praticamente morta sul colpo.

Gli inquirenti, in queste ore stanno cercando, quindi, ancora di chiarire gli aspetti oscuri della vicenda, compresa proprio la ricostruzione del delitto fornita dall'assassino e il movente del contrasto tra i due.
 

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