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Cronaca Formia

Omicidio Piccolino, fiaccolata a Formia. Consiglio straordinario in Comune

La mobilitazione stasera alle 21, stamattina si è riunito in Comune un Consiglio straordinario. Sindaco Bartolomeo: "Adesso avete ucciso Mario, cosa immaginate? Ci volete ammazzare tutti?" Intanto anche la Dia di Roma indagherà sul caso

E’ ancora incredula, scossa e sgomenta la comunità di Formia dopo l’efferato omicidio dell’avvocato-blogger Mario Piccolino freddato nel suo studio con un colpo di pistola alla testa nel pomeriggio di ieri.

E in tanti questa mattina hanno affollato la sala dove, dopo essere stato convocato d’urgenza, alle 11 si è riunito il Consiglio comunale - a cui hanno partecipato anche l'onorevole Sesa Amici, il consigliere regionale di Forza Italia Giuseppe Simeone, i sindaci di Castelforte, Gaeta, Minturno e Itri -. Un unico punto all’ordine del giorno "La risposta all'episodio di straordinaria gravità quale l'omicidio di Mario Piccolino: riflessioni e confronti sulla violenza nella nostra città. Determinazioni”.

Una seduta, anticipata da un sit in piazza della Vittoria, quella di stamattina aperta dal sindaco Sandro Bartolomeo, amico della vittima che questa sera sarà in prima fila nella fiaccolata organizzata per ricordare Mario Piccolino. Una fiaccolata che partirà dalle 21 da piazza della Vittoria a cui, oltre alle istituzioni e alle associazioni antimafia, sono stati a partecipare anche i cittadini. 

L'amministrazione, infatti, ha deciso di posticiparla di un'ora (era prevista per le 20), per consentire al sindaco di incontrare nel pomeriggio in Prefetto di Latina. "Il faccia a faccia servirà a fare il punto della situazione sugli eventi drammatici che nelle ultime ore hanno avuto come protagonista la città", fanno sapere dal Comune. 

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L'INTERVENTO DEL SINDACO DI FORMIA DURANTE IL CONSIGLIO - "Mario, preferisco chiamarlo così, senza il titolo di avvocato di cui è un degnissimo rappresentante. Nonostante fosse in alcuni momenti una persona difficile, fino ai limiti delle provocazioni che tutti conosciamo, era una persona di un’intelligenza molto raffinata, molto profonda. Aveva una capacità di analisi dei problemi che è difficile ritrovare in genere nelle persone. Una persona con la schiena dritta, sempre pronto ad affermare le sue opinioni, anche quando impopolari e difficili da sostenere. Aveva un grande bisogno di sentire le persone vicine, il desiderio di avere tantissimi amici veri. La sua storia personale, i problemi che lo avevano riguardato facevano in lui più pressante l’esigenza di sentire le persone vicine. Mi dispiace sia stato talvolta considerato per quello che non era. Mi dispiace che insieme a tante critiche giuste, alcune volte abbia dovuto subire anche critiche ingiuste di chi non ha fatto nessuno sforzo per comprendere chi era Mario. Chi ha potuto conoscerlo sa che quello che sto dicendo, nella conoscenza di Mario, è profondamente vero. Ma oggi siamo qui riuniti per un aspetto assai più grave. La parte di dolore per la perdita di un amico dobbiamo avere la forza di metterla da parte perché quello che oggi deve concentrare la nostra attenzione è la gravità dell’atto con cui è stata spezzata la sua vita, è stata ferita gravemenente l’intera comunità, con un salto di qualità per quello che è accaduto che ci allarma, ci sconcerta e ci angoscia. Chi vi parla, insieme ai tanti che siedono in questo Consiglio comunale e sono stati membri di questo consiglio in altre stagioni, non si è mai stancato di denunciare come anche in questa nostra realtà le infiltrazioni della criminalità organizzata stessero raggiungendo livelli di allarme. Non sappiamo il motivo per cui Mario è stato ucciso. Ce lo dovranno dire gli investigatori, magistrati e forze dell’ordine, e mi auguro anche che ce lo dicano presto. Però le modalità in cui è avvenuta questa tragedia sono tali che non si può non pensare ad una vera e propria esecuzione.
Un gesto di tale livello criminale probabilmente ha bisogno di apporti esterni a quest’area. E allora non è difficile pensare che la strada da seguire, tra le altre, sia anche quella della criminalità organizzata. Mario negli ultimi anni ha fatto tantissime battaglie. Chiunque ha avuto frequentazione con le cose da lui scritte sa bene di cosa parlo. Se questa è una delle possibili spiegazioni, voglio dire a chi ha fatto questo a Mario: adesso avete ucciso Mario. Cosa immaginate? Ci volete ammazzare tutti? Da oggi quello che ha fatto Mario lo faremo ancora con più forza tutti. Non c’è timore che tenga. Questo è il messaggio che dà quest’aula che rappresenta questa città. Sono dei vigliacchi perché hanno ammazzato il più debole di tutti.
E’ ovvio che una realtà come la nostra – ringrazio i sindaci di Minturno, Gaeta, Itri, Castelforte -, siamo tutti in questa barca nella quale ci dobbiamo non solo difendere e proteggere ma dobbiamo darci anche una direzione per navigare sereni. Lo Stato deve essere ancora più presente. Nessuna polemica con le Istituzioni ma lo voglio dire con grande forza: aver sguarnito il territorio di una sezione distaccata del Tribunale mi è sembrata una scelta che sul piano politico definire demenziale è un aggettivo leggero. E’ arrivato il momento non solo di restituire protezione giudiziaria a questo territorio ma forse di andare oltre: è ora che le sezioni della Direzione Investigativa Antimafia arrivino anche a Formia. Ci sono state e ci sono tuttora indagini in corso. Vogliamo che qualcuno a tempo pieno e non solo casualmente, vogliamo qualcuno che qui su questo territorio sveli il tessuto profondo e ci dica quali siano i collegamenti a tutti i livelli, senza ritegno per nulla e per nessuno. Non è un servizio che si possa fare con delle procure distanti. Qui si gioca una partita per il Lazio intero. Ieri sera, quando mi ha chiamato il presidente Zingaretti, di questo abbiamo parlato. Ho chiesto anche a lui di dire nelle sedi in cui questo va detto che quest’area è Lazio, non è altra cosa.
Al Sottosgretario Amici ho chiesto incontro con Ministero Interni e Giustizia per potenziamento giudiziario e investigativo di questo territorio. E non ci basterà che venga preso l’assassino di Mario Piccolino perché se verrà preso è una testa di legno che ha agito per conto di qualcuno. A noi interessa sapere il mandante e questo qualcuno potrebbe svelarci cosa sta accadendo su questo territorio.
Da Formia parta una grande battaglia perché il territorio si liberi di queste presenze. Questa situazione si interseca con la nostra festa patronale di Sant’Erasmo. Crediamo che sia giusto che per la sua parte religiosa questo giorno di commemorazione si faccia. Però abbiamo chiesto di annullare tutta la parte civile. In questo momento il nostro stato d’animo non ci permette di svolgere i fuochi, i concerti. Vogliamo che il Santo ci sia per le strade della città. Vogliamo anche la città sia illuminata perché dobbiamo pensare alla vita futura. Credo che a Mario la città tutta illuminata faccia piacere. E quindi le illuminazioni sono per lui. E’ il riconoscimento che noi vogliamo dargli
”.

                >>>>>> LE REAZIONI <<<<<<

COMUNE DI FORMIA - A seguito dei tragici fatti, l’Amministrazione comunale, di concerto con il Comitato Sant’Erasmo, ha deciso di rinviare ogni aspetto civile della festività patronale di Sant’Erasmo. Il programma si svolgerà quindi esclusivamente per la parte religiosa e le luminarie della città resteranno accese solo per il passaggio della processione. 

REGIONE LAZIO ALLA FIACCOLATA - Il Presidente dell’Osservatorio per la Sicurezza e la Legalità della Regione Lazio, Giampiero Cioffredi, parteciperà stasera alla fiaccolata che si terrà a Formia alle ore 21 promossa dall’Amministrazione Comunale contro la violenza e le mafie, in memoria di Mario Piccolino. “La Giunta Zingaretti è in prima fila per combattere ogni forma di violenza criminale e illegalità. È importante la risposta immediata che c’è stata da parte del Comune di Formia e dell’intera cittadinanza, perché le mafie si combattono con la partecipazione popolare al fianco della Magistratura e degli Inquirenti”.

SEL ALLA FIACCOLATA - "Abbiamo appreso con sgomento ieri la notizia dell'uccisione barbara a Formia del giornalista e avvocato Mario Piccolino. Un uomo impegnato nella battaglia contro le mafie nel sud pontino, territorio in cui da anni i clan sono radicati - dichiarano in una nota, Celeste Costantino e Filiberto Zaratti, deputati di Sinistra Ecologia Libertà -. Stasera parteciperemo, insieme agli amministratori locali di Sel alla fiaccolata in suo ricordo per dimostrare ancora una volta la forza di questa comunità nel non piegarsi davanti alla violenza della criminalità organizzata".

LE INDAGINI - Intanto vanno avanti le indagini della Squadra Mobile della Questura di Latina che scava nelle attività di Piccolino che più volte, anche dal suo blog, aveva denunciato episodi di illegalità e criminalità. Anche attraverso le immagini delle telecamere di videosorveglianza, e il racconto di testimoni ascoltati in queste ore si cerca di ottenere elementi utili per risalire al killer che ha agito a volto scoperto, con estrema sicurezza e in pieno giorno; al vaglio ci sono le parole dell'ingegnere che lo avrebbe visto fuggire. Secondo un primo identikit si tratterebbe di un uomo di statura media che indossava dei bermuda e una maglietta scura. E sarà ora anche la Direzione distrettuale antimafia di Roma ad indagare unitamente alla Procura della Repubblica di Cassino sull'omicidio di Mario Piccolino.

LA NOTA DELL'ADCEC DEL SUD PONTINO - "L’Associazione dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili del Sud Pontino, sgomenta per il brutale omicidio dell’Avv. Mario Piccolino, esprime la propria vicinanza ai familiari. Parteciperà questa sera alla fiaccolata in suo ricordo anche per manifestare la ferma condanna nei confronti di un gesto di tale brutalità che non trova alcun precedente nel nostro territorio. I professionisti contabili, unitamente alla parte sana della società civile, si rifiutano di piegarsi ad ogni forma di violenza e ad ogni forma di compromesso e confermano la propria vicinanza e il proprio supporto alle istituzioni, al mondo imprenditoriale ed alle varie associazioni attive sul territorio, per la lotta alla illegalità".

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