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Cronaca Castelforte

Omicidio a Suio, l’ultimo saluto al direttore dell’albergo. Proclamato il lutto cittadino

Nel pomeriggio di domenica 12 marzo i funerali di Giovanni Fidaleo, ucciso dai colpi esplosi dal carabiniere Giuseppe Molinaro nell’hotel di Suio Terme. Eseguita l’autopsia

E’ oggi il giorno dell’ultimo saluto a Giovanni Fidaleo, il direttore dell’Hotel Nuova Suio ucciso a colpi di pistola dal carabiniere Giuseppe Molinaro che, con la stessa arma di ordinanza, ha ferito anche la 31enne Mariam Mignano. 

E’ stata svolta nella giornata di ieri l’autopsia sul corpo dell’albergatore raggiunto nel pomeriggio di martedì 7 marzo da quattro colpi di pistola che sarebbero stati esplosi da una distanza ravvicinata, di cui tre all'addome e al torace e uno sulla mascella destra. L’esame autoptico è stato effettuato ieri mattina dal medico legale incaricato dal sostituto procurato Chiara D'Orefice, Gabriele Margiotta, presso l'obitorio dell'ospedale Santa Scolastica di Cassino. Poi nel pomeriggio la salma è stata affidata ai familiari di Fidaleo. 

I funerali sono in programma per le 15 di oggi pomeriggio nella chiesa di San Rocco a San Giorgio a Liri. Tutta la comunità del paese dove Giovanni Fidaleo viveva con la sua famiglia e dove era molto conosciuto si stringono nel dolore. Il sindaco Francesco Lavalle ha proclamato per oggi il lutto cittadino. “La scomparsa di Giovanni ha sconvolto la comunità di San Giorgio a Liri. Un grave lutto che suscita rabbia, per come sono accaduti gli eventi. Un dolore grande che ci lascia inermi, in silenzio - ha detto il primo cittadino -. È difficile per me, in questo caso, discernere il pensiero personale da quello istituzionale, da sindaco, perché Giovanni è stato consigliere comunale al servizio della comunità, ma nei miei ricordi di ragazzo c’è prima l’uomo generoso e appassionato che ha saputo far rinascere il calcio giovanile nel nostro paese quando non c’era più nulla. Giovanni, con il suo metodo e il suo modo di fare, ci ha riportati al campo sportivo e ci ha fatto riappassionare al calcio. E, da allora, quel legame con noi non si è mai sciolto. Ora Giovanni non c’è più. Lascia la moglie e due splendidi figli. È questo è difficile da accettare per chi gli ha voluto bene. Ci consola appena sperare che quanto accaduto non sia inutile, che possa servire da monito per le scelte che vengono fatte in certi ambienti. Oggi San Giorgio a Liri osserverà il lutto cittadino per darti l’ultimo saluto. A nome mio e di tutta la comunità esprimo il più profondo cordoglio.  Ciao Mister, Ciao Giovanni”.

Intanto il carabiniere Giuseppe Molinaro rimane nel carcere militare di Santa Maria Capua Vetere. Nel corso dell’interrogatorio di venerdì, davanti al magistrato l'uomo ha confermato la sua ricostruzione dei fatti, già resa nella prima testimonianza. Il fermo non è stato convalidato ma il giudice ha disposto la custodia cautelare in carcere per omicidio e tentato omicidio. Una ricostruzione dei fatti che ora dovrà essere confrontata con quella che sarà fornita da Miriam Mignano, la giovane di 31 anni gravemente ferita dai colpi esplosi dal militare le cui condizioni nelle ultime ore sono migliorate ed è stata considerata fuori pericolo
 

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