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Cronaca Aprilia

Operai morti alla Kyklos per le esalazioni tossiche: sei persone rinviate a giudizio

Ieri l'udienza preliminare a carico dei sei indagati per la morte di Fabio Lisei e Roberto Papini. Il processo inizierà il prossimo 14 febbraio

Sei le persone rinviate a giudizio per la morte dei due operai avvenuta nel 2014 a seguto di un incidente avvenuto nello stabilimento ex Kyklos di Aprilia. Dovranno rispondere a vario titolo di omicidio colposo e violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro. La decisione è arrivata ieri dal giudice per le udienze preliminari Mara Mattioli.

A processo, il prossimo 14 febbraio, andranno l'ex amministratore Kyklos Alessandro Filippi, i dirigenti Kyklos Sebastiano Reveglia e Fabrizio Martinelli, i titolari delle due ditte esterne per cui lavoravano le vittime, Davide e Danilo Mira, di Orvieto, e il rappresentante della Eco 2000 di Perugia, Andrea Pula, che aveva subappaltato lo svuotamento delle cisterne di percolato dell’impianto di compostaggio. Il percolato, secondo la ricostruzione della Procura, era stato classificato come rifiuto non pericoloso e per questo i lavoratori erano privi di adeguate protezioni.

Le vittime, Fabio Lisei e Roberto Papini, di 44 e 42 anni, rimasero intossicati dalle esalazioni mentre effettuavano le operazioni di svuotamento della cisterna. Nel corso dell’udienza le famiglie dei due operai si sono costituite parte civile.

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