Operazione Alba Pontina, Armando Di Silvio al giudice: "Sono innocente"

Sono iniziati questa mattina gli interrogatori dei primi arrestati nell'operazione Alba Pontina. Sono stati ascoltati oggi per rogatoria, dal gip Mara Mattioli, nove degli indagati detenuti nel carcere di Latina. E' comparso davanti al gip anche Armando Di Slvio, detto Lallà, difesto dagli avvocati Luca Giudetti e Oreste Palmieri, considerato capo del clan e chiamato a rispondere di associazione a delinquere di stampo mafioso. Il capoclan ha risposto alle domande del giudice ma ha dichiarato essere innocente fornendo la propria versione dei fatti: "Non c'entro niente con l'associazione e non so cosa abbiano fatto i miei figli", ha detto Lallà al gip.

Due dei figli di Armando Di Silvio, Gianluca e Samuele Di Silvio si sono avvalsi della facoltà di non rispondere ma hanno reso al gip spontanee dichiarazioni in cui hanno ribadito che il padre Armando era completamente estraneo ai fatti. Ha parlato anche Matteo Lombardi, che si è difeso dalle accuse, mentre hanno scelto il silenzio altri cinque arrestati: Daniele Sicignano, Ismail El Gayesh, Mohamed Jandoubi, Hacene Ounissi e Federico Arcieri.

Nel carcere di Rebibbia a Roma sono state interrogate invece le donne coinvolte nell'inchiesta e arrestate due giorni fa. Sabina De Rosa, ritenuta una dei membri della presunta associazione, si è avvalsa della facoltà di non rispondere. Al termine degli interrogatori, il giudice, accogliendo la richiesta degli avvocati che hanno presentato istanza di scarcerazione o in alternativa per ottenere una misura meno afflittica del carcere, hanno concesso i domiciliari a Giulia Di Silvio.

Lunedì sarà la volta degli indagati che si trovano ai domiciliari. Gli altri sono invece rinchiusi nel carcere di Velletri, mentre le donne del clan si trovano a Rebibbia.