rotate-mobile
Cronaca

Operazione Arpalo, gli indagati al Tribunale del Riesame: attesa per la decisione

Sono stati discussi ieri i ricorsi di Pasquale Maietta, Paola Cavicchi, Fabrizio Colletti, Fabio Allegretti, Salvatore Di Raimo e Pietro Palombi

Sono stati discussi ieri i primi ricorsi davanti al tribunale del Riesame legati all'operazione Arpalo. A presentare il ricorso sono stati il commercialista pontino Pasquale Maietta, Paola Cavicchi e il figlio Fabrizio Colletti, l'imprenditore romano Fabio Allegretti, i commercialisti Pietro Palombi e Salvatore Di Raimo. Gli avvocati della difesa hanno contestato alcune delle accuse della Procura di Latina a carico degli indagati e nelle prossime ore i giudici, chiamati a decidere sulle richieste, scioglieranno la riserva.

Per Pasquale Maietta in particolare, i legali della difesa hanno contestato la legittimità delle rogatorie internazionali che avevano consentito agli investigatori di indagare sul trasferimento di denaro in Svizzera e sulla costituzione di società che servivano per far rientrare il denaro in Italia. Per Paola Cavicchi e Fabrizio Colletti è stata sostenuta dagli avvocati la carenza di esigenze cautelari.

Intanto, sempre nella giornata di ieri, sono arrivati davanti al gip di Latina Laura Matilde Campoli i due finanzieri Claudio Arpaia e Riccardo Tomei i due commercialisti indagati nell'inchiesta, Sergio Tari e Gianpiero Sisto. Per i finanzieri la Procura aveva chiesto la sospensione dalla loro attività presso il comando della Guardia di finanza, per i commercialisti il divieto temporaneo di esercitare la professione. I quattro sono stati ascoltati dal magistrato che dovrà ora decidere sulle misure interdittive chieste dalla Procura. In tre hanno sostenuto l'interrogatorio respingendo le accuse e spiegando la propria posizione rispetto alle accuse contestate nell'inchiesta, mentre si è avvalso della facoltà di non rispondere Arpaia.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Operazione Arpalo, gli indagati al Tribunale del Riesame: attesa per la decisione

LatinaToday è in caricamento