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Cronaca

Operazione Astice, Zinni fa i nomi di altri agenti carcerari corrotti

Oggi a Rebibbia il colloquio tra l'ispettore in servizio e via Aspromonte e i magistrati titolari dell'inchiesta

E’ durato tre ore il colloquio tra l’ispettore di polizia penitenziaria Franco Zinni e i pubblici ministeri Giuseppe Bontempo e Valerio De Luca, titolari dell’indagine "Astice" nell’ambito della quale è accusato di corruzione.

Assistito dall’avvocato Amleto Coronella questa mattina Zinni, che è detenuto a Rebibbia, ha innanzitutto confermato le spontanee dichiarazioni rese al gip di Latina nel corso dell’interrogatorio di garanzia: ha preso soldi, molti soldi, in cambio di favori ad alcuni detenuti del carcere di Latina dove prestava servizio perché si trovava in difficoltà e aveva bisogno di quel denaro. Una pratica molto diffusa a via Aspromonte come ha confermato nell’incontro odierno con i magistrati ai quali ha anche indicato i nomi di alcuni colleghi che adottavano comportamenti analoghi. Altri casi di corruzione insomma oltre a quello di Gianni Tramentozzi, altro operatotre di polizia penitenziaria arrestato nell’ambito dell’indagine "Petrus".

Far entrare nella casa circondariale del capoluogo pontino droga o altri oggetti non consentiti era una pratica alquanto diffusa ha spiegato Zinni confermando peraltro quanto emerso, anche se soltanto in parte, da alcune intercettazioni telefoniche. Ora saranno i due pubblici ministeri a valutare le nuove dichiarazioni dell’ispettore che collaborando con la Procura punta ad alleggerire la sua posizione processuale.

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