Operazione Super Job, primi interrogatori in carcere per gli arrestati
Ascoltati oggi dal Gip i destinatari di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere. Poi si procederà con chi è detenuto ai domiciliari. L'inchiesta condotta dalla Guardia di Finanza
Iniziano questa mattina i primi interrogatori in carcere per gli arrestati nell'ambito dell'operazione Super Job condotta dal comando provinciale della Guardia di finanza di Latina e dalla tenenza di Aprilia, che ha permesso di scoprire un giro di fatture false per 90 milioni di euro. Si parte dai soggetti destinatari di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, che risponderanno alle domande del Gip, per poi procedere con chi è detenuto agli arresti domiciliari.
Operazione Super Job, i nomi degli arrestati
Diciotto in tutto gli arrestati, accusati a vario titolo di associazione e delinquere finalizzata alla frode fiscale e alla corruzione. Tra questi, un dipendente dell'Agenzia delle Entrate, un finanziere in servizio alla tenenza di Aprilia e poi commercialisti, imprenditori e un intermediario residente a Londra.
Un sistema complesso quello studiato dall'organizzazione, costruito su un dedalo di cooperative-staffetta che nascevano ad Aprilia, rimanevano in vita ed operavano per pochi anni e poi cessavano l'attività proprio nel Regno Unito. Le cooperative servivano per emettere fatture per operazioni inesistenti, ottenendo dunque crediti iva e consentendo di creare fondi neri che venivano a loro volta trasferiti all'estero.
Al vertice del gruppo un imprenditore di Pavia, Enrico Fiorillo, 54 anni. L'inchiesta ha toccato oltre ad Aprilia, Latina e Cisterna anche Milano, Caserta e Londra.