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Cronaca

Operazione Underwood, 25 milioni di euro di beni confiscati a Di Maio

Il tribunale ha sciolto la riserva e confiscato tutti i beni sequestrati lo scorso anno dalla Divisione Antimafia. Per il noto agente immobiliare anche tre anni di sorveglianza speciale

Ancora un passo in avanti nell’operazione “Underwood”. Ieri è stato inflitto l’ennesimo colpo alla famiglia Di Maio. Al noto personaggio di Sabaudia, Salvatore Di Maio, infatti, sono stati confiscati tutti i beni che erano stati sequestrati dalla Divisione Antimafia della questura di Latina nel periodo compreso fra ottobre e dicembre 2010.

Il provvedimento era nell’aria da un pò, atteso soprattutto all’indomani delle udienze che si erano tenute alla fine del mese scorso, quando il collegio penale si era riservato le decisioni del caso. E così, dopo circa due settimane, il tribunale ha sciolto la riserva decidendo di confiscare l’imponente complesso immobiliare, del valore di 25 milioni di euro, che si stende sul territorio del Sud Pontino, di Alseno, in provincia di Piacenza, e Castello di Cisterna, in provincia di Napoli, tutto intestato non solo a Salvatore Di Maio, ma anche a tutta la sua famiglia, la moglie Rosa e i figli Andrea e Francesco, intestatari anche loro di beni e titolari di cariche societarie.

L’atto arriva a seguito di una serie di approfondite indagini patrimoniali, finanziarie e catastali nei confronti della famiglia da parte degli uomini della Sezione Misure di Prevenzione. Gli agenti hanno preso in esame tutte le dichiarazioni reddituali dei Di Maio, hanno verificato dati, consistenze monetarie e “movimenti finanziari” che non hanno fatto che avvalare le ipotesi iniziali, riguardanti una notevole sproporzione tra il patrimonio accumulato e l’effettiva dichiarazione del fisco.

C’era quindi qualcosa di poco chiaro nel conferimento e nell’apporto delle somme e del patrimonio. Il tribunale ha considerato come elementi chiave, come chiari indicatori della pericolosità sociale della famiglia Di Maio, tutte le vicende processuali che hanno visto coinvolti i suoi componenti, dall’usura alle turbative d’asta fino ad arrivare alle estorsioni, tutti reati compiuti insieme ad esponenti della criminalità organizzata.

Il tribunale ha così deciso per la confisca dei beni mobili e immobili che si trovano a Sabaudia, Terracina, Alseno e Castello di Cisterna e per i tre anni di sorveglianza speciale per Salvatore Di Maio. Complessivamente sono stati  sequestrati 29 locali adibiti ad abitazione, 6 locali e magazzini, 40 terreni, 7 negozi, 19 stalle e scuderie, 7 veicoli e quote societarie di partecipazione in 4 Srl. Il Collegio penale ha disposto che il sorvegliato speciale versi nelle casse dello stato la somma di euro 300,00 a titolo di cauzione.

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