Anche a Latina “Pasto della solidarietà” per i senzatetto del dormitorio di via Milazzo
L'evento organizzato dalla Croce Rossa e nell'ambito di un progetto nazionale promosso da CRI e Land Rover "Le Strade della Solidarietà". Pranzo e cena saranno offerti ai senza dimora del centro allestito in via Milazzo sabato 30 gennaio
“Pasto della solidarietà” anche per i senzatetto di Latina. Il comitato locale della croce Rossa Italiana, infatti, ha organizzato l’iniziativa che rientra nell’ambito di un progetto nazionale promosso da CRI e Land Rover “Le Strade della Solidarietà”, che si prefigge di sostenere i più bisognosi nei contesti metropolitani.
Il capoluogo pontino sarà una delle 24 città sul territorio nazionale che sabato 30 gennaio organizzeranno questa importante attività fornendo i due pasti del pranzo e della cena presso il dormitorio temporaneo di via Milazzo, gestito dalla CRI di Latina.
“Non a caso i due momenti del pasto della solidarietà saranno organizzati nella struttura di via Milazzo dove già insiste la struttura di accoglienza notturna - ha commentato soddisfatto il commissario del Comitato Locale CRI di Latina, Giancarlo Rufo -. I nostri volontari si stanno facendo carico di rendere accogliente e piacevole questo momento a cui abbiamo invitato le Autorità, che speriamo possano raggiungerci e vivere insieme questa esperienza”
L’iniziativa, promossa in Italia da CRI e Land Rover ed attivata grazie al prezioso supporto delle Unità di Strada che ogni giorno operano a favore dei più bisognosi, ha l’obiettivo di offrire un pasto caldo e conforto ai senza dimora.
“Con il “Pasto della Solidarietà” - viene spiegato in una nota -, Land Rover e CRI confermano, ancora una volta, il proprio impegno a sostegno dei più bisognosi, in un’ottica di continuità con il progetto "Homeless", nato nell'ambito del servizio metropolitano "La CRI per i Clochard", attivo a Milano dal 2001 e a Roma dal 2013. Tra le altre attività, il progetto prevede anche la formazione di nuovi volontari specializzati che non si limitino, nel loro intervento, a ridurre il danno della vita in strada, ma accompagnino piuttosto le persone senza dimora verso tutti quei servizi cui hanno diritto, fino alla piena inclusione sociale”.