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Nel sud pontino / Gaeta

Pesca illegale di ricci di mare, sequestrati 8mila esemplari. Scatta la maxi multa

Due importanti operazioni sono state condotte dalla Guardia Costiera di Gaeta e Formia con la collaborazione della polizia stradale di Cassino

Importanti operazioni sono state svolte nei giorni scorsi dalla Guardia Costiera di Gaeta e Formia con la collaborazione della Polizia Stradale di Cassino volta al contrasto alla pesca illegale di ricci di mare. Nel giro di due settimane, infatti, sono stati sequestrati circa 8mila esemplari e sono stati individuati diversi soggetti di origini pugliesi intenti a smerciare il frutto dell’attività di pesca illecita in un periodo di divieto finalizzato a favorire il relativo ripopolamento.

In particolare nella giornata di oggi l’attività di controllo ha portato al recupero di circa 3.500 esemplari di ricci di mare che, ancora vivi e vitali e conservati in grosse vasche, sono stati rigettati in mare con la motovedetta CP538 della Guardia Costiera di Formia. Un’attività dello stesso tipo è stata svolta la settimana scorsa con il recupero di circa 4.500 esemplari, anch’essi restituiti al loro habitat naturale.

Ai trasgressori, pescatori non professionali originari della provincia di Bari, oltre al sequestro del prodotto, risultato di due giorni di intesa attività di raccolta condotta, non senza difficoltà secondo quanto riferito, presso le coste dell’alto Lazio e della Toscana, sono state comminate sanzioni amministrative per un totale di circa 2.000 euro.

“Le norme violate - ricordano dalla Guardia Costiera - concernono la raccolta non autorizzata di ricci in quantitativi ben superiori al limite consentito. Nei periodi in cui la pesca è consentita, quindi dopo il 30 aprile, infatti, il limite di cattura di ricci di mare resta fissato a 50 esemplari per ciascun pescatore sportivo e in mille per ciascun pescatore professionista”. 

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