Pesca a strascico, controlli e sequestri della guardia costiera a Gaeta
Le attività di controllo, in questo periodo di fermo biologico per la pesca a strascico, hanno portato al sequestro di sette segnali galleggianti, nasse e attrezzi da pesca
Controlli sulle attività di pesca da parte della guardia costiera di Gaeta. Controlli, per mare e per terra, che in questo periodo di fermo biologico per la pesca a strascico – che terminerà il prossimo 14 ottobre – si sono resi necessaria per i possibili gravi danni che l’impiego di strumenti non consentiti arrecano all’ambiente marino.
Le attività dei militari hanno così portato al sequestro di sette segnali galleggianti non conformi alla normativa vigente e posizionati in modo illecito per attività di pesca. Sequestrate anche nasse e attrezzi da pesca – tipo palangaro – con annessi centinaia di ami, posizionati senza i segnalamenti previsti.
Il pescato rimasto intrappolato, poiché ancora vivo, è stato liberato in mare.
“Il materiale sottoposto a sequestro dai militari risultava essere, per costruzione e posizionamento, anche un grave pericolo per la sicurezza della navigazione di tutte le unità in transito nelle acque del Golfo” concludono dalla guardia costiera.