Va avanti senza sosta l’attività di vigilanza e tutela dell’ecosistema marino da parte della guardia costiera di Gaeta in particolare contro il fenomeno della pesca a strascico.

La notte scorsa la motovedetta CP 724, supportata da una autopattuglia lungo la costa, ha fermato un’unità da pesca di circa 15 metri, intenta a pescare “a strascico”, in zone vietate perché troppo vicine alla costa, nelle acque antistanti il litorale di Fondi. Oltre ad una multa di 4000 euro, per il proprietario anche la sospensione dell’attività di pesca per 15 giorni.

Di importante supporto alle attività di controllo è stato l’impiego delle moderne strumentazioni tecnologiche con cui la sala operativa della Guardia Costiera di Gaeta ha acquisito, in tempo reale, posizione e distanza dalla costa dell’unità da pesca, trasferite successivamente alla motovedetta in mare.

“Nell’ultimo periodo – spieg l guardia costiera - le unità navali del Corpo hanno intensificato il monitoraggio del  litorale di giurisdizione per evitare che tali condotte illecite possano distruggere e compromettere l’ecosistema marino.

L’intensa attività di controllo in mare ha consentito ai militari, da settembre ad oggi, di procedere all’elevazione di sanzioni amministrative per circa 20mila euro ed al sequestro di reti per un totale di circa 2 chilometri - posizionate in zone ove vige il divieto assoluto- sia per ragioni di tutela dell’ambiente marino che di sicurezza della navigazione. Le reti posizionare irregolarmente e non segnalate diventano, infatti, una minaccia anche per le unità in transito”.