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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Dimensionamento scolastico, Zuliani contro il piano della Provincia

Già nei giorni scorsi la consigliera aveva manifestato il suo dissenso rispetto al piano dell'Ente: "È scandaloso asservire la scuola alle esigenze della politica e non a quelle di chi la vive"

Dopo la presentazione del nuovo piano di dimensionamento scolastico da parte della Provincia di Latina non sono mancate le critiche e le polemiche. A distanza di qualche giorno la consigliera comunale del Pd, e insegnante, Nicoletta Zuliani, è voluta tornare su un altro punto destinato a far parlare: la riduzione del numero degli istituti comprensivi da 12 ad 11, una delle numerose novità su cui ha puntato la sua attenzione.

“Dietro il piano di dimensionamento scolastico proposto dalla Provincia ci sono o decisioni prese senza un percorso condiviso, quindi poco trasparenti, oppure decisioni prese con assoluta ignoranza rispetto ai bisogni del mondo della scuola del nostro territorio. In entrambi i casi percorsi non adeguati per rappresentare un mondo così complesso e fondamentale come la scuola” afferma in maniera perentoria la Zuliani.

L’iter, continua la consigliera “prevede che entro luglio la Regione emani le linee guida per il dimensionamento, che vengono acquisite dalle scuole e dagli assessori di competenza a tutti i livelli. Ogni collegio dei docenti formula la propria proposta all’assessore all’istruzione del Comune, se si tratta di una scuola del primo ciclo, o all’assessore provinciale per tutti gli altri istituti. Innanzitutto le competenze delle scuole che insistono su un territorio non possono essere ‘spacchettate’ – spiega la Zuliani -; il sindaco di Latina deve farsi carico di tutta la popolazione scolastica nella sua città che comprende anche le scuole superiori”.

L’anno scorso ci fu una parvenza di percorso condiviso. “Dopo aver ascoltato i dirigenti scolastici – ricorda la consigliera del Pd – fu istituito il dodicesimo circolo che non era nella proposta dei dirigenti scolastici, nuovo circolo che comprende le scuole dei borghi a sud della città, che non ha ufficio di presidenza, che non ha computer negli uffici (gli impiegati di segreteria usano i computer degli alunni per lavorare), non ci sono fondi nel bilancio, non esiste un consiglio di istituto, tanto che è stato nominato, ma senza mezzi per lavorare, Sergio Andreatta - dirigente scolastico in pensione - in qualità di commissario. Istituto Comprensivo che, in una riunione del 25 settembre insieme a tutti gli altri dirigenti di Istituti Comprensivi con l’assessore comunale, aveva comunicato all’unanimità  la decisione di mantenere tale la situazione anche per il prossimo anno scolastico, per darsi il giusto tempo per un'osservazione attenta e decidere poi successivamente”.

E invece, quest'anno, nel documento diffuso dalla Provincia sul dimensionamento, il dodicesimo circolo scompare. “Segno evidente che anche laddove si accenni all’ascolto delle esigenze degli operatori del settore, è solo formale, perché le decisioni vengono prese altrove senza tener conto di quanto condiviso anche con l'assessore comunale all’istruzione – dice ancora l’esponente del Pd -. Stanno stravolgendo anche l’assetto di quattro istituti (il Majorana, il Manzoni, il liceo classico e il liceo artistico) senza condividere un percorso decisionale con i dirigenti scolastici e ignorando volutamente o per ignavia, delle ripercussioni future della riduzione dell'offerta delle sezioni di lingue che da 7 prime passerebbe a 2”.

“Ci saremmo aspettati una conferenza dei servizi e maggiore collaborazione interistituzionale  – conclude dura la consigliera Nicoletta Zuliani –, se i politici non sanno programmare un’offerta formativa qualificata, stiano lontani dalla scuola e abbiano l’umiltà di ascoltare chi invece è competente. È scandaloso asservire la scuola alle esigenze della politica e non degli studenti”.

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