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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Aveva preso a calci e pugni la moglie, condannato a un anno e sette mesi

Il processo a un 45enne di Latina accusato di maltrattamenti in famiglia. Per lui anche il divieto di avvicinamento

Aveva picchiato con calci e pugni la moglie e poi l’aveva minacciata con un coltello al culmine di una violenta lite. Per lui, un 45enne di Latina, questa mattina è arrivata una condanna a un anno e sette mesi di carcere.

L’uomo, assistito dall’avvocato Giovanni Codastefano, è comparso davanti al giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina Giorgia Castriota  ed è stato giudicato, su richiesta della difesa, con il rito abbreviato.

I fatti dei quali era chiamato a rispondere risalgono al 19 ottobre dello scorso anno quando durante una lite con la moglie all’interno della loro abitazione in via Carissimi, nel quartiere Q4, l’imputato l’aveva picchiata con calci e pugni provocandole ferite che, secondo i medici del pronto soccorso del Goretti che l’avevano medicata,  erano guaribili in 15 giorni. Sul posto erano intervenuti gli uomini della Questura. Al termine della sua requisitoria il pubblico ministero aveva chiesto una condanna a due anni di carcere ma il gup ha ridotto la pena a un anno e sette mesi con la sospensione condizionale essendo l’imputato incensurato. A suo carico resta il divieto di avvicinamento alla moglie.

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