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Cronaca Pontinia

Lavoratore aggredito, il sindacato: "Servono misure di contrasto più efficaci"

La Uila Uil interviene dopo l'accoltellamento del giovane indiano a Pontinia. "Oltre alla solidarietà sono necessari sostegni concreti alle vittime"

“Il nuovo episodio di violenza riguardante il bracciante Singh Kamaljit, aggredito da un imprenditore di Pontinia, oltre a rappresentare un grave sopruso ai danni di un lavoratore, ripropone un’immagine del settore agricolo della provincia di Latina che non corrisponde alla realtà. A questo proposito ci aspetteremmo anche da parte delle organizzazioni datoriali parole chiare ed inequivocabili nei confronti di questi personaggi che inquinano la reputazione delle migliaia di imprenditori agricoli che, invece, quotidianamente con dedizione e fatica svolgono la loro attività nel rispetto della legge e dei contratti e dei numerosissimi lavoratori e lavoratrici agricoli della provincia”. 

A parlare è Giorgio Carra, segretario generale Uila Uil di Latina, che interviene sull’accoltellamento del giovane indiano da parte del datore di lavoro nelle campagne di Pontinia.

“Quanto accaduto – sottolinea il sindacalista - ci impone però di ribadire la necessità di definire misure effettivamente esigibili di assistenza legale e, soprattutto, economica per tutte quelle situazioni in cui i lavoratori e le lavoratrici, oltre a subire lo sfruttamento, siano anche vittime di violenza da parte di pseudo datori di lavoro o da parte di pseudo organizzazioni che si inseriscono nel mondo del lavoro agricolo con oscure proposte di intermediazione illecita di manodopera. Dobbiamo constatare che nonostante sia stata emanata una legge regionale e nonostante le ingenti risorse investite per l’attuazione del Piano nazionale per il contrasto al caporalato, nessuna misura di questo genere è disponibile e questi lavoratori sono e saranno sempre più soli ed indifesi”.

“E’ evidente che senza un sostegno concreto e continuativo Singh Kamaljit, dopo tanti attestati di solidarietà si troverà, oltre che malmenato, senza lavoro, senza retribuzione e senza nessuna prospettiva. Dopo la denuncia alle autorità di polizia – continua Carra -  è importantissimo che tutti facciano la loro parte: l’Ispettorato del lavoro deve accertare la situazione lavoristica dell’azienda coinvolta, l’Inps deve accertare la regolarità contributiva a l’autorità giudiziaria gli aspetti penali connessi alle violenze commesse nei confronti di un lavoratore proprio dipendenze”.

La Uila Uil si mette a disposizione del lavoratore vittima di violenza e sfruttamento garantendogli tutto il supporto sindacale e legale per affrontare il complesso e controverso percorso per ottenere giustizia ma, conclude Carra, “resta la consapevolezza che senza una adeguata azione investigativa, senza un adeguato e coordinato intervento degli organi di vigilanza e senza uno strutturato sostegno i lavoratori e le lavoratrici vittime di sfruttamento e di violenza, ben difficilmente otterranno giustizia. Tutto questo determina ripercussioni gravissime non solo per i lavoratori e le lavoratrici, ma per tutto il settore agricolo della provincia di Latina”.

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